Diasagio mentale e scuola: quasi un male professionale
Il 67 per cento dei dirigenti scolastici di alcune regioni del Nord Italia ha affrontato almeno una volta in prima persona un insegnante con forti segni di disagio o di squilibrio era al di là di ogni previsione. Se poi il dirigente è in servizio da più di dieci anni, la percentuale sale addirittura al 71 per cento.
A rivelarlo è una ricerca condotta da Fondazione Iard di Milano su un campione di 265 dirigenti scolastici di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia, che hanno risposto ad un questionario sui disagi professionali degli insegnanti.
Ne emerge un quadro tanto inquietante quanto ignorato. Insegnanti con “disturbi” mentali e persino a rischio di cancro, senza che nessuno se ne renda conto sia a scuola, sia tra i medici: tant’è che meno della metà dei dirigenti scolastici chiederebbe cure per un insegnante con patologie mentali.
Il risultato più inquietante dell’indagine riguarda i dirigenti che non hanno mai affrontato in prima persona casi del genere. Molti sottovalutano i rischi di incolumità degli alunni, tant’è che il 60,8 per cento di loro ritiene che il disagio mentale professionale degli insegnanti possa portare solamente a disservizi.
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