Di Menna (Uil Scuola): ”Per la qualità della scuola si punti sugli insegnanti”

Il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, ha diffuso un comunicato, con il quale commenta il dato, emerso dai rapporti Ocse presentati stamattina, che gli italiani hanno una considerazione del corpo docente elevatissima.

Il segretario dell’organizzazione sindacale spiega che “il dato che emerge dal rapporto Ocse presentato oggi, è che il 95% degli insegnanti italiani si dice soddisfatto del proprio lavoro, trend che ribadisce le precedenti ricerche, nelle quali 4 insegnanti su 5 non cambierebbero il proprio lavoro e che, sempre secondo l’Ocse, in base ai dati raccolti attraverso l’indagine Talis (Teaching and Learning International Survey) il 98% degli insegnati giudica positivamente il proprio livello di efficienza nell’attività svolta”. Il dato è positivo: è quello di una categoria consapevole della propria funzione“.

Il fatto che la scuola abbia insegnanti con un’età media avanzata – aggiunge Di Menna – è frutto di una politica del personale basata sul precariato. La Uil Scuola sostiene ad tempo la necessità di una scossa di innovazione, inserendo i giovani e dandogli stabilità“.

Serve una scuola di qualità: per far questo occorre puntare sulle retribuzioni, sul riconoscimento del merito. Ci sono paesi – mette in luce Di Menna – che hanno fatto la scelta di selezionare bene gli insegnanti e pagarli molto“.

Le basse retribuzioni, il carico burocratico, molte volte inutile, scaricato sulle spalle di chi a scuola lavora ogni giorno, sono le questioni critiche del nostro sistema. Sono, invece, proprio gli insegnanti, quelli che, in classe, danno l’anima per i loro studenti, a garantire il buon funzionamento del nostro sistema“.

Di Menna conclude che “ciò che ora occorre fare – e i dati dell’Ocse lo confermano –  è utilizzare la parte di risorse economiche (30% dei risparmi, così come previsto dalla Finanziaria) per la valorizzazione professionale“.