Di Meglio: ‘Smentito il programma di governo’

“Ancora una volta siamo costretti a registrare un taglio degli organici e la mancanza dei fondi necessari per i contratti. Al momento sono disponibili soltanto le risorse per il 2008, che in realtà sono quelle del contratto 2006-2007, e appena 561 milioni di euro per ogni anno successivo. Questi miseri stanziamenti, che non riusciranno a coprire neanche l’inflazione programmata, si tradurranno in un programma di decurtazione delle retribuzioni dei docenti e di progressiva proletarizzazione della categoria”.

Così il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio commenta le misure economiche per la scuola contenute nel Dpef 2008-2011 approvato dal Consiglio dei Ministri.

Secondo il leader sindacale, il documento non prevede alcun investimento per il sistema scolastico italiano che, invece, viene ingiustamente attaccato sostenendo che il numero dei docenti è troppo alto rispetto a quello degli alunni. “Nel raffronto con gli altri Paesi europei – dichiara Di Meglio – si dimentica la peculiarità della scuola italiana sulla quale – puntualizza il coordinatore nazionale riferendosi agli insegnanti di sostegno che in Italia rientrano nel bilancio della Pubblica istruzione – gravano oneri che nel resto del continente ricadono sul settore dell’assistenza sociale”.

“Questo Dpef – conclude Di Meglio – smentisce clamorosamente il programma di governo dell’Ulivo e tutti gli impegni che il ministro Fioroni ha assunto da quando si è insediato”.