Delusione della Cisl-scuola nell’audizione per la finanziaria 2008

Il segretario generale della Cisl-scuola, Francesco Scrima, nella recente audizione in Commissione istruzione della Camera, ha espresso una serie di riserve e di critiche pesanti nei confronti del disegno di legge per la prossima finanziaria, i cui giochi, dopo l’approvazione in Senato, sembrano comunque già fatti.
Il cahier de doleance della Cisl registra, oltre al dissenso per l’insufficiente stanziamento di fondi per il rinnovo del contratto, la contrarietà e la critica relativa ad alcune previsioni normative riguardanti il sistema di istruzione.
Scrima ha espresso contrarietà, tra l’altro, per il taglio di circa 1800 cattedre nei licei e in generale nell’istruzione secondaria di secondo grado che metterà “a rischio l’attivazione di indirizzi di studio diversificati, peraltro senza prevedere alcuna forma di raccordo con le deliberazioni degli Enti locali competenti a programmare l’offerta formativa e la rete scolastica sul territorio“.
Non è nemmeno d’accordo per la riconversione professionale del personale in soprannumero sull’organico provinciale, da completarsi entro l’anno scolastico 2009/10, prefigurata con modalità forzose e dalle discutibili ricadute data la previsione che essa possa avvenire anche a prescindere dal possesso dello specifico titolo di studio previsto per il reclutamento.
Ovviamente Scrima non condivide la previsione di rimodulare con una nuova cadenza temporale le economie di spesa già previste dalla finanziaria 2007 in quanto non muta sostanzialmente l’obiettivo di un forte ridimensionamento delle dotazioni organiche, stimabile in 14.000 posti in meno nel prossimo anno scolastico. Tutto ciò in presenza di un andamento in crescita della popolazione scolastica.
La protesta sindacale, considerato lo stato avanzato di approvazione della finanziaria, rischia però di rimanere allo stato virtuale di mera testimonianza.