Defezione in massa dei dirigenti scolastici scelti per la valutazione

Si sta diffondendo a macchia d’olio il no dei dirigenti scolastici scelti dal ministero dell’Istruzione per testare il sistema di valutazione del personale dirigente operante nella scuola.

In molte zone il rifiuto è totale, come, ad esempio, in Piemonte, dove tutti i 130 dirigenti candidati al test valutativo hanno dato forfait, seguiti dai 50 colleghi iscritti nell’elenco di riserva.

La storia inizia quando un paio di mesi fa il Miur aveva diffuso l’elenco nominativo di duemila dirigenti scelti per sperimentare il sistema di valutazione della dirigenza scolastica, senza però che vi fosse stata una preventiva consultazione degli interessati che si sono ritrovati, pertanto, iscritti d’ufficio negli elenchi degli sperimentatori. All’elenco ufficiale era stato aggiunto anche un elenco di riserva con altri ottocento nominativi di dirigenti scolastici.

Il ministero era pervenuto all’individuazione di questi duemilaottocento nominativi, dopo un confronto e un’intesa con le organizzazioni sindacali nel giugno scorso, durante il quale i sindacati confederali e lo Snals, pur convenendo sul progetto, avevano espresso contrarietà agli effetti applicativi del nuovo sistema di valutazione ipotizzato.

Ora i sindacati, visto l’atteggiamento contrario della categoria, hanno fatto un passo indietro, prendendo atto della posizione di rifiuto della maggior parte dei dirigenti scolastici prescelti.

Rifiuto che sembra nascere dal fatto che il test comporta un impegno considerevole per tutto l’anno, con preparazione di ampia documentazione dell’attività svolta e con controllo valutativo da parte di ispettori. Un impegno non da poco senza alcun riconoscimento retributivo o giuridico e che va ad aggiungersi a quelli quotidiani e gravosi.

Nell’attuale situazione critica in cui si trova la politica ministeriale di riforma, il fatto non può essere sottovalutato, perché sembra anche indice di disaffezione e di sfiducia proprio da parte di chi dovrebbe avere un ruolo determinante nell’attuazione del cambiamento.