La maxi manovra da 55 miliardi di euro conta alla fine ben 266 articoli. È stata firmata nella serata dello scorso 19 maggio dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e pubblicata successivamente in Gazzetta Ufficiale. Parliamo del tanto atteso decreto rilancio che, per assicurare la ripresa dell’attività in condizioni di sicurezza, aumenta di 331 milioni il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche. Dopo le proteste degli ultimi giorni un’attenzione particolare è stata riservata alle scuole paritarie: a queste andrà un totale di 150 milioni di euro. Inoltre, gli istituti non statali potranno beneficiare anche di una parte dei circa 40 milioni di euro stanziati per garantire lo svolgimento in sicurezza dell’esame di maturità.

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Recuperate quindi risorse per le scuole paritarie dell’infanzia, primaria e secondaria, ma fino a 16 anni. A definirlo è l’articolo 233 del decreto in cui è leggiamo che è stato inserito per le scuole primarie e secondaria paritarie un nuovo stanziamento di 70 milioni, “a titolo di sostegno economico – si legge – in relazione alla riduzione o al mancato versamento delle rette o delle compartecipazioni comunque denominate, da parte dei fruitori fino ai sedici anni di età, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza a seguito delle misure adottate per contrastare la diffusione del Covid-19″.

Risorse queste che vanno ad aggiungersi ai 65 milioni di euro per le scuole paritarie dell’infanzia, anche questi a copertura del mancato versamento delle rette, già presenti nella prima versione del decreto e ai 15 milioni di incremento del Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione, che porta il totale dei contributi per i servizi tra 0 e 6 anni a 80 milioni di euro.

In totale, quindi, per le scuole paritarie, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado (fino ai 16 anni), sono previsti stanziamenti per 150 milioni di euro.