Decreto attuativo, giovedì confronto Moratti-sindacati

Il ministro Moratti incontrerà giovedì i sindacati per illustrare lo schema del primo decreto legislativo di attuazione della riforma, che definisce le linee generali del nuovo ordinamento della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Un provvedimento (16 articoli) che – si assicura nella relazione illustrativa – non comporta oneri aggiuntivi, tranne che per gli anticipi di iscrizioni per i quali, tuttavia, è la stessa legge delega a disporre la copertura finanziaria. Si avverte anche, nella stessa relazione, che sarà impossibile mandare a regime la riforma della prima parte del sistema di istruzione fin dal prossimo anno scolastico 2003-2004 (mancano i regolamenti per individuare il nucleo essenziale dei piani di studio) e perciò sarà necessario prevedere una fase transitoria.

La bozza del provvedimento ancora in fase di limatura e che comunque, per quanto si è appreso, potrebbe registrare solo aggiustamenti minimi, è quella che circola da settimane e che Tuttoscuola ha ampiamente commentato:

SCUOLA INFANZIA – Il monte ore annuale è compreso tra 875 e 1700 ore, corrispondenti in media a 25 e 50 ore settimanali (5 o 10 ore giornaliere su 5 giorni a settimana per un calendario medio annuale di 35 settimane di attività). Il modello orario viene definito sulla base dei progetti educativi delle singole scuole, tenendo conto anche delle richieste delle famiglie.

SCUOLA PRIMARIA – Dura cinque anni: il primo anno si raccorda con la scuola dell’infanzia ed è seguito da due successivi periodi biennali. Si prevede l’insegnamento dell’inglese e dell’informatica. Il monte ore annuo è quantificato in 891 ore, pari mediamente a 27 ore settimanali. Le singole scuole possono però ampliare l’offerta formativa con attività e insegnamenti facoltativi (ricorrendo anche a contratti d’opera per l’impiego di esperti) per un’ulteriore quota di ore: 99 l’anno pari, in media, a tre ore aggiuntive a settimana rispetto alla quota base obbligatoria di 27 ore. E’ prevista la figura di un tutor che coordina le attività, cura i rapporti con le famiglie e si occupa della documentazione del percorso formativo compiuto dall’allievo. Per assicurare la continuità didattica si prevede che i docenti debbano rimanere nella stessa scuola per il tempo necessario per completare ciascuna scansione temporale (primo anno, primo biennio, secondo biennio). Viene abolito l’esame di licenza elementare e, per passare alla scuola secondaria di primo grado, è necessaria soltanto una valutazione positiva da parte degli insegnanti.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – Dura tre anni durante i quali si studia anche una seconda lingua tra quelle dell’Unione europea. Il monte ore annuo delle lezioni è di 891 ore (27 ore settimanali). Anche qui le singole scuole possono ampliarlo di 198 ore annue (sei ore settimanali circa) per insegnamenti e attività opzionali facoltativi. Viene previsto un minimo di frequenza dell’allievo per la validità dell’anno scolastico (3/4 dell’orario annuale) e le scuole si fanno carico di colmare eventuali deficit di apprendimento degli scolari. Il terzo anno si conclude con un esame di Stato.

ISCRIZIONI ANTICIPATE – L’anticipo delle iscrizioni per i bimbi che compiono i tre anni entro il 28 febbraio 2004 è subordinato alla disponibilità dei posti, alla ricettività delle strutture e alle risorse finanziarie dei Comuni. Per gli anni successivi viene consentita una ulteriore graduale anticipazione, fino al 30 aprile, da definire con decreto ministeriale. Per la scuola primaria si stabilisce per l’anno scolastico 2003-2004 la possibilità dell’iscrizione anticipata per i bambini che compiono i 6 anni entro il 28 febbraio 2004. Per gli anni successivi può essere consentita una ulteriore estensione delle iscrizioni anticipate fino al termine massimo del 30 aprile, mediante decreto ministeriale.

TEMPI DI ATTUAZIONE – Il decreto prevede l’avvio della riforma nelle classi prime e seconde della scuola primaria dal prossimo anno scolastico (appuntamento ormai impossibile); dall’anno scolastico 2004-2005 si prevede l’estensione della riforma alle classi terze, quarte e quinte. Per quanto riguarda la secondaria di primo grado, l’avvio della riforma nella prima classe del biennio è previsto dall’anno scolastico 2004-2005 si prevede gradualmente l’estensione alle due classi successive rispettivamente dall’anno scolastico 2005-2006 e 2006-2007.