Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Darwin dietro la lavagna/1

TuttoscuolaNEWS” aveva subito segnalato la rilevanza della disputa accesasi attorno all’esclusione della teoria dell’evoluzione dalle “Indicazioni nazionali” del primo ciclo (n. 144, del 29 marzo scorso). Non a caso il prof. Luciano Corradini non aveva esitato a prendere le distanze da questa decisione, dichiarandosi “assolutamente non d’accordo”.
Il rischio denunciato da Tuttoscuola di una discussione alimentata da un intreccio di motivi culturali ed ideologici si sta materializzando. Giuseppe Bertagna, coordinatore scientifico dei contenuti del progetto di riforma, si è assunto la responsabilità dell’esclusione rilasciando dichiarazioni e interviste in merito, pur specificando di non essere uno scienziato e quindi di non essere l’estensore delle indicazioni nazionali di scienze: una anche a “Repubblica”, che ha poi ospitato (sabato scorso 24 aprile) un articolo a firma del prof. Umberto Veronesi, e un appello al ministro Moratti a rivedere la decisione, sottoscritto dallo stesso Veronesi e da molti altri illustri scienziati.
Veronesi, per la verità, non si è limitato a stroncare la decisione di collocare lo studio strutturato di scienze naturali nella sola secondaria superiore. Nel suo articolo, rivolto “all’amica Letizia Moratti“, ha utilizzato argomentazioni anche di tipo psicopedagogico, difendendo il darwinismo come un “abito mentale imprescindibile“, da creare “il più precocemente possibile nelle nuove generazioni“, partendo dalla scuola primaria. Bisogna intervenire, dice Veronesi, “quando la mente è più fertile, per imparare ad avvicinarsi all’esperienza, presente e futura, con spirito scientifico“. Secondo Bertagna, invece, le “formalizzazioni teoriche” devono essere rinviate alla fascia scolastica successiva: prima è meglio “partire dai dati empirici controllabili per abituare i ragazzi ad elaborare criticamente ipotesi, leggi e teorie“.

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