Dall’INDIRE all’ANSAS: ‘ministerializzazione’ in vista?

Tra poche settimane potrebbe avere termine il regime commissariale dell’ex Indire ed ex Irre, trasformati in ANSAS – Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica – dalla legge 296/2006 (Finanziaria 2007).
I sindacati sono stati infatti convocati al Ministero per una prima valutazione della bozza di Statuto del nuovo ente, che segue la disciplina generale delle Agenzie ex Decreto Legislativo 300/1999, e prevede quindi: un direttore generale con incarico triennale rinnovabile, quattro settori centrali, il comitato direttivo, composto dai quatto dirigenti dei settori centrali e dal direttore generale, il Collegio dei revisori dei conti, e l’eventuale comitato tecnico scientifico. L’Agenzia avrà una sede centrale e articolazioni territoriali, con un organico di 322 unità (circa metà dell’organico 2006).
I sindacati confederali hanno preso atto delle novità, e si sono riservati di presentare le loro osservazioni, mostrandosi preoccupati soprattutto per la sistemazione del personale degli enti soppressi. A questo proposito essi chiedono di essere consultati in tutte le fasi di attuazione della nuova normativa.
Più critica la posizione dell’ANP, in parte condivisa dalla UIL. A giudizio della associazione guidata da Giorgio Rembado la bozza di statuto predisposta dal ministero non configura il nuovo istituto come un vero e proprio ente di ricerca dotato di piena autonomia scientifica e professionale, ma ne fa un ente “saldamente incardinato nella struttura centrale del MPI“. Un ente “ministerializzato“.
Una novità di un certo rilievo, rispetto al modello “ministeriale” tradizionale, potrebbe tuttavia essere costituita dalle competenze assegnate al direttore generale (equiparato a un capo dipartimento), che potrà agire – sembra – in autonomia nella ripartizione della dotazione organica tra i settori centrali e i nuclei territoriali e nella distribuzione dei profili e dei livelli territoriali.