DAlema: no alla sindrome del punto e a capo/2
La sortita di D’Alema è ancora più apprezzabile se riesce a sottrarsi al rischio di confondere il lontano con il vicino, la prospettiva con il presente, non distogliendo l’attenzione dalle cose concrete e dai fatti reali.
Per questo le forze politiche anche di opposizione dovrebbero rendere chiari gli obbiettivi sui punti condivisibili della riforma, e, sugli aspetti critici, avanzare subito proposte innovative e agili.
Uno dei punti sui quali D’Alema manda al governo un segnale di disponibilità riguarda il “sistema di istruzione e formazione professionale”, cioè il famoso (e finora demonizzato) “secondo canale”. Sempre che la Moratti tenga fede al suo impegno di garantirne nei fatti la “pari dignità” con il sistema dei licei,rafforzando il ruolo della formazione per contenere l’inefficienza del sistema scolastico che perde oltre il 30% degli alunni.
Un altro punto sul quale potrebbero convenire tutti è costituito dall’alternanza scuola lavoro che deve favorire l’integrazione tra scuola e mondo del lavoro e una maggiore adesione dei contenuti di apprendimento alle innovazioni del sistema produttivo.
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