Dal confronto un contributo per la modifica

Si tratta di confronti delicati sul merito delle questioni che potranno orientare alcune modifiche e soluzioni della decretazione delegata, alla cui approvazione finale soltanto sarà possibile leggere in chiaro il nuovo assetto dei comparti e delle aree di contrattazione.

Il decreto contiene due novità per il personale della scuola. La prima riguarda il rinvio della previsione di introdurre strumenti di valorizzazione del merito e di incentivazioni della produttività e della qualità della prestazione lavorativa ai fini della progressione in carriera.

L’articolo 72 del decreto legislativo rimette, infatti, ad un futuro decreto del Presidente del Consiglio, di concerto con il Ministro dell’istruzione la determinazione dei “limiti e modalità di applicazione delle disposizioni dei Titoli II (principi generali) e III ( misurazione e valutazione) del presente decreto al personale docente della scuola…”,.

La seconda novità concerne l’esclusione della possibilità di istituire l’organismo indipendente di valutazione della performance nell’ambito del sistema scolastico, delle accademie e conservatori e degli istituti assimilabili.

Un segnale positivo di riconoscimento della particolarità dei problemi della scuola non assimilabili a quelli degli altri dipendenti pubblici, sul quale fare leva per perseguire l’obiettivo del superamento dell’unificazione delle tipologie contrattuali, introdotte dalla legge Brunetta.