Tra DaD e presenza: la scuola sospesa al tempo del Covid-19. Gli aggiornamenti regione per regione. Campania chiude anche nidi e scuole dell’infanzia

Ogni giorno si registra purtroppo un nuovo record di contagi da Covid-19 e le Regioni, per evitare la diffusione del virus, hanno iniziato a emanare le prime ordinanze di urgenza con le restrizioni da attuare. Tra coprifuoco e chiusure, molti sono i governatori che, nonostante gli appelli della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte a mantenere una didattica in presenza, stanno scegliendo di proseguire le lezioni scolastiche a distanza (al 100%), almeno per quanto riguarda le scuole secondarie di secondo grado (ma non solo). Vediamo qual è attualmente la situazione scuola e DaD regione per regione dopo il DPCM dello scorso 24 ottobre. Articolo in aggiornamento.

Lombardia
Le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative che erogano percorsi di Istruzione e formazione professionale devono realizzare le proprie attività in modo da assicurare lo svolgimento delle lezioni mediante il ricorso alla didattica a distanza, con quote di attività laboratoriale in presenza, per l’intero gruppo classe, qualora siano già nelle condizioni di effettuarla. Possono continuare ad essere svolte in presenza le sole attività laboratoriali, come individuate dai collegi dei docenti, e le attività didattiche individualizzate e personalizzate per gli studenti con bisogni educativi speciali, individuate in stretta collaborazione con le famiglie. Agli altri istituti secondari di secondo grado è raccomandato di realizzare le condizioni tecnico-organizzative nel più breve tempo possibile, per lo svolgimento della didattica a distanza. Per lo svolgimento di tutte le attività in presenza, si raccomanda di organizzare e differenziare gli ingressi a scuola. Le disposizioni della presente ordinanza producono i loro effetti dalla data del 27 ottobre 2020 e sono efficaci fino al 13 novembre 2020.

Emilia Romagna
Gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, statali e paritari, adottano, la didattica digitale integrata complementare alla didattica in presenza per gli studenti dei percorsi di studio e per gli iscritti ai percorsi di secondo livello dell’istruzione degli adulti, con criteri di rotazione fra le classi o fra gli studenti all’interno delle classi per non meno del 75% delle attività, garantendo il diritto alla didattica in presenza agli alunni con disabilità certificata. Raccomandata l’applicazione dell’attività didattica in presenza prioritariamente nelle classi prime e quinte.

Campania
Confermata la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primaria e secondaria, fatta eccezione per lo svolgimento delle attività destinate agli alunni affetti da disturbi dello spettro autistico e/o diversamente abili, il cui svolgimento in presenza è consentito, previa valutazione, da parte dell’Istituto scolastico, delle specifiche condizioni di contesto. All’Unità di crisi regionale è dato mandato di verificare, con l’ANCI, alla data del 31 ottobre 2020, la possibilità di disporre la riattivazione delle attività didattiche in presenza, anche in maniera differenziata sul territorio, tenendo conto dell’andamento dei contagi su scala locale e regionale. Intanto De Luca decide di chiudere, da lunedì 2 novembre, anche nidi e scuole dell’Infanzia.

Abruzzo
Dallo scorso 28 ottobre è disposta la sospensione delle attività scolastiche secondarie di secondo grado in presenza, rimettendo in capo alle Autorità Scolastiche la rimodulazione delle stesse, con ricorso alla didattica digitale a distanza e prevedendo che la didattica in presenza continui ad essere effettuata a vantaggio degli alunni a vario titolo portatori di disabilità ovvero in ragione di riconosciuta condizione di necessità.

Toscana
Fino al prossimo 24 novembre il ricorso alla didattica digitale integrata alle superiori dovrà essere pari al 75 per cento delle attività – la soglia minima prevista dal Dpcm del Governo – e il 25 per cento residuo di didattica in presenza, garantito giornalmente, dovrà rivolgersi in prevalenza ed ove possibile agli studenti delle prime e ultime classi, che si preparano all’esame di maturità o che si sono appena affacciati al nuovo percorso di studi, e all’attività di laboratorio, che da remoto risulterebbe assai più complicata. Deve essere garantita l’effettiva inclusione scolastica agli alunni con disabilità, disturbi specifici dell’apprendimento e altri bisogno educativi.

Lazio
Da lunedì 26 ottobre potenziata la didattica digitale integrata nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado e nelle Università. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado incrementano il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari al 50% degli studenti, con esclusione degli iscritti al primo anno, mentre le Università incrementano il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari all’75 per cento degli studenti iscritti, con esclusione delle attività formative che necessitano della presenza fisica o l’utilizzo di strumentazioni. 

Basilicata
Da oggi e fino al 23 novembre le scuole superiori “adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota non inferiore al 50%  in tutte le classi del ciclo di istruzione in modalità alternata alla didattica in presenza. Detta disposizione non si applica alle prime classi di ogni tipologia di indirizzo e articolazione”.

Veneto
Fino al 24 novembre 2020 gli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado, statali e paritari, adottano la didattica digitale integrata complementare alla didattica in presenza per gli studenti dei percorsi di studio e per gli iscritti ai percorsi di secondo livello dell’istruzione degli adulti, con criteri di rotazione fra le classi o fra gli studenti all’interno delle classi. In ogni caso deve essere assicurato il ricorso alla didattica digitale integrata per non meno del 75% degli studenti. Per gli istituti è raccomandata l’applicazione dell’attività didattica in presenza prioritariamente nelle classi prime.

Calabria
Disposta dallo scorso 26 ottobre la sospensione delle attività didattiche in presenza, nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, con ricorso alla didattica a distanza fino a tutto il 13 novembre 2020, rimettendo in capo alle Autorità Scolastiche la rimodulazione delle stesse. Dal 14 al 24 novembre 2020, poi, a seguito dell’analisi dei dati epidemiologici, si valuterà la possibilità di consentire la didattica digitale integrata nella misura non inferiore al 75% delle attività (come previsto dall’ultimo dpcm) . Restano in capo alle Autorità Scolastiche gli adeguati controlli atti a verificare l’effettiva presenza degli studenti presso il proprio domicilio/residenza per tutto l’arco delle giornate di lezione; è consentita, sulla base delle singole organizzazioni, per gli studenti con disabilità, la didattica digitale integrata presso gli Istituti scolastici, alla presenza dei rispettivi insegnanti di sostegno. 

Liguria
Le scuole Secondarie di Secondo Grado, Statali e Paritarie, adottano con il ricorso alle misure di flessibilità organizzativa, per una quota pari almeno al 75%, la didattica digitale integrata, in tutte le classi del ciclo in modalità alternata alla didattica in presenza.

Piemonte
Dal 27 ottobre 2020 le Istituzioni Scolastiche Secondarie di Secondo Grado, Statali e Paritarie, devono adottare, con il ricorso alle misure di flessibilità organizzativa, per una quota non inferiore al 75%, la didattica digitale integrata in tutte le classi del ciclo in modalità alternata alla didattica in presenza, con l’esclusione delle classi prime di ogni tipologia di indirizzo e/o articolazione.

Puglia
Secondo l’ordinanza firmata da Emiliano, le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado (scuola primaria, scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado) adottano la didattica digitale integrata riservando alle attività in presenza esclusivamente i laboratori (ove previsti dai rispettivi ordinamenti dal ciclo didattico) e la frequenza degli alunni con bisogni educativi speciali. Le Istituzione Scolastiche di ogni ordine e grado devono comunicare, ogni lunedì della settimana, all’Ufficio Scolastico Regionale e al Dipartimento della Salute (scuola.salute@regione.puglia.it) il numero degli studenti e il numero del personale scolastico positivi o in quarantena, nonché tutti i provvedimenti di sospensione dell’attività didattica adottati a causa dell’emergenza covid.

Marche
Le istituzioni scolastiche secondarie di II grado adottano la DDI complementare alla didattica in presenza per il 75% delle attività, con una presenza giornaliera nell’ Istituto contenuto nel 25% del numero complessivo degli studenti.

Sicilia
“Per garantire la continuità didattica a tutti gli studenti degli istituti superiori, ad oggi in Dad al 100 per cento come da ultima ordinanza regionale, i dirigenti scolastici che rilevino la presenza di situazioni di particolare disagio per alcuni allievi od oggettive difficoltà organizzative, potranno consentire un ritorno alla didattica in presenza fino al limite del 25 per cento”.  dichiararlo l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla, durante la riunione della task-force regionale, e chiarito con una circolare inviata ai Dirigenti scolastici della Sicilia, per il tramite dell’Ufficio scolastico regionale.

 

 

 

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