Da lunedì per oltre 3 milioni e 320mila alunni continua la DaD. Tra loro oltre 97 mila ragazzi con disabilità

Per effetto del declassamento cromatico di alcune regioni, il timore che, dopo il DPCM del 3 novembre, si raggiungessero presto in DaD i 4 milioni di alunni di alunni di scuole statali e paritarie (il 47% dell’intera popolazione scolastica), è per il momento svanito.

Restano a casa collegati con i loro professori in DAD 2.734.012 studenti degli istituti della secondaria di secondo grado, oltre a circa 587mila alunni del primo ciclo nelle zone rosse rimaste (Campania, Toscana e Abruzzo), per un totale complessivo di 3 milioni e 241mila ragazzi. A questi vanno però aggiunti 79.995 alunni di seconda e terza media del Piemonte che, nonostante sia diventato zona arancione, ha deciso di tenere ancora questi studenti in DaD. Il numero complessivo di alunni in DaD sarà dunque di 3.320.958.

Con Calabria, Piemonte e Lombardia che passano dal rosso all’arancione e i più piccoli della Campania, da lunedì a scuola ritorneranno a seguire le lezioni in presenza circa 719mila alunni, per la maggior parte delle classi seconde e terze di scuola secondaria.

Tra gli alunni che seguiranno le lezioni in presenza ci saranno anche 164.140 alunni con disabilità, mentre altri 97.540, quasi tutti di scuola secondaria di II grado, dovranno seguire l’attività da casa, a meno che non vogliano frequentare anche da soli le lezioni preparate per loro a scuola.

Con il rientro in classe degli alunni, non saranno più 362mila i docenti che dai primi di novembre erano stati costretti a seguire i loro alunni a distanza. Saranno infatti 331.557 quelli che continueranno a farlo da casa.

Saranno in classe anche 110.091 docenti di sostegno, mentre 60.288 loro colleghi seguiranno gli alunni affidati in altra forma.