Curcio-Brigate rosse: cattivi maestri. Altro che eroi

L’associazione Nazionale Vittime del terrorismo “Domus Civitas” ha querelato l’attrice francese Fanny Ardant, che nei giorni scorsi aveva definito “eroe” il brigatista Renato Curcio, dopo che ieri il figlio di un carabiniere ucciso dalle Brigate rosse ha fatto altrettanto.

Lo ha riferito oggi la stessa associazione in una nota, precisando che la denuncia è stata sporta “per le sue affermazioni inneggianti alle Brigate Rosse, a Renato Curcio e al terrorismo, che hanno umiliato tutti coloro che servendo il nostro Stato sono morti innocentemente per esso”.

Ieri Piero Mazzola – figlio di un carabiniere in pensione ucciso durante un assalto delle Br alla sede dell’Msi di Padova nel 1974 – ha detto di aver denunciato Ardant, 58 anni, per apologia di reato. “Non riesco a capire come uccidere delle persone possa essere definito un atto di eroismo”, aveva detto ieri Mazzola.

La diva francese – musa ed ex compagna del regista francese Francois Truffaut – ha scatenato dure polemiche in Italia quando in un’intervista a un periodico ha detto di ammirare Curcio perché, contrariamente ad altri leader del ’68 francese, non ha mai rinnegato i suoi ideali di sinistra.

“Domus Civitas” ha detto che chiederà che sia riconosciuto un risarcimento per i danni morali ed esistenziali di dieci milioni di euro, “che saranno distribuiti ai famigliari delle vittime del terrorismo”.

Quando si dice “cattivi maestri”…