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Crocifisso: sostegno bipartisan alla memoria del governo

In merito alla presentazione della memoria difensiva del Governo italiano presso la Corte europea dei Diritti dell’Uomo, relativa alla sentenza contro l’Italia del 3 novembre scorso sull’esposizione del Crocifisso nei luoghi pubblici, il vicepresidente del Senato Vannino Chiti  e il Senatore Stefano Ceccanti, entrambi del PD, hanno diffuso una nota nella quale affermano che “La memoria che il Governo italiano ha depositato a Strasburgo è questa volta convincente. Evidentemente si è tenuto conto delle critiche che da più parti, anche da settori dell’opposizione parlamentare, erano venute sulla memoria che aveva contribuito in modo significativo alla sentenza della Corte. Essa era incentrata erroneamente su motivi di opportunità politica, giuridicamente irrilevanti se non controproducenti“.

In questo caso, invece – sottolineano Chiti e Ceccanti – la memoria ricostruisce accuratamente la giurisprudenza precedente della Corte di Strasburgo che in queste materie si era sin qui scrupolosamente attenuta al margine di apprezzamento statale alla non assimilabilità delle tradizioni e delle giurisprudenze costituzionali in materia di laicità. Vi sono pertanto tutte le ragioni per cui la Corte, seguendo la sua coerente giurisprudenza precedente, riveda la prima sentenza e rinvii la responsabilità all’ordinamento italiano“.

 

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