Critiche dell’Andis per i nuovi esami di licenza media

All’Andis, l’Associazione nazionale dei dirigenti scolastici, la recente circolare ministeriale sugli esami di licenza media non va proprio giù.
Per una serie di ragioni elencate analiticamente in un suo comunicato.
A cominciare dal fatto che, a suo parere, il ministero non avrebbe dovuto cancellare a metà anno scolastico l’istituto della ammissione/non ammissione all’esame di stato in vigore da decenni, creando disorientamento: “è pericoloso – afferma infatti l’Andis – decidere ad anno inoltrato che l’istituto dell’ammissione all’esame viene cancellato senza che si sia rilevata una particolare esigenza al riguardo, determinando l’ammissione solo dalla frequenza di almeno tre quarti del tempo scuola (facendo salve le ovvie deroghe). Ciò può significare autorizzare gli alunni non solo a “non studiare” – l’ammissione è già garantita – ma anche a frequentare la scuola al minimo indispensabile, snaturando il carattere fondante di una scuola obbligatoria“.
A dir la verità, ci era sembrato di capire che questa questione dell’ammissione all’esame non sia stata una decisione del ministero dell’istruzione, ma l’effetto di una norma legislativa che trova la sua prima applicazione proprio da quest’anno (art. 19 del decreto legislativo n. 59/2004).
Caso mai si può rilevare la strana contraddizione del sistema di esami: mentre da una parte si cancella il giudizio di ammissione (terza media) dall’altra contemporaneamente lo si reintroduce (esame di maturità).
L’Andis avanza altre riserve sulla circolare, relativamente alla prova della seconda lingua straniera e, soprattutto, alla certificazione delle competenze: “non si può proporre una innovazione, peraltro non sufficientemente giustificata, in corso d’opera, quando ancora non si sa quali saranno le nuove Indicazioni nazionali ….”