Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Cosa succede al presepe?

Gli italiani stanno scoprendo il presepe, uno strano presepe con nuovi personaggi.
Al posto di Gesù, il bambinello, c’è la virtù; al posto dei pastori ci sono i cacciatori della favola di Cappuccetto; invece delle pecore c’è il lupo; la vecchietta intenta a filare davanti a casa sta invece a letto ad aspettare la nipotina.
I tre re magi, un po’ troppo extracomunitari con quella faccia nera, li hanno lasciati a casa.
È cambiato un po’ tutto, questo presepe nelle scuole.
Tanto cambiato che, fatto così, è meglio non farlo per niente.
Il tormentone del presepe che non c’è più nelle scuole italiane è scoppiato all’improvviso con gran cassa dei media, tanta ipocrisia dei soliti benpensanti e, a volte, con un eccesso di zelo di qualche maestrina.
Ma il natale cristiano è andato via via scomparendo dalle scuole italiane da molto tempo. Ai valori religiosi sono stati sostituiti quelli laici e condivisi da tutti della pace, della fratellanza e della solidarietà.
La scuola anche in questo è specchio della nostra società secolarizzata. Gli alunni stranieri, insomma, sono spesso un pretesto per mascherare un cambiamento che è già avvenuto da tempo nelle scuole.
Certo è che il presepe cristiano, quello vero, a pieno titolo rientrante nella tradizione culturale del nostro paese da San Francesco in poi, non ha mai fatto male a nessuno. E le scuole che lo vogliono ancora fare sono, secondo noi, liberissime di farlo. Non offenderanno nessuno.

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