Cosa cambia nella scuola secondaria di I grado

Dell’intero settore riformato, dall’infanzia a tutto il primo ciclo, la scuola secondaria è quella che subisce minori modifiche strutturali.

L’orario delle lezioni, per decenni stabilizzato in 30 ore settimanali, dopo aver subito nel periodo morattiano un’espansione più di forma che di fatto, viene confermato formalmente e sostanzialmente in 30 ore.

Quelle ore in più, fino a 33 settimanali, per consentire attività e insegnamenti facoltativi e opzionali, anche in base alla domanda delle famiglie, vengono tolte, fermando l’orario alle 30 ore. Di quelle ore in più si avvalevano prevalentemente quelle scuole che avevano sperimentato il bilinguismo, ma anche quelle, ora che la seconda lingua comunitaria è prevista per tutti, dovranno stare in 30 ore settimanali.

A proposito di seconda lingua comunitaria, c’è la novità, riservata ai genitori che quest’anno iscrivono i propri figli alla prima classe, della facoltà di chiedere di avvalersi dell’insegnamento potenziato dell’inglese, realizzato con l’utilizzo delle due ore settimanali dedicata alla seconda lingua comunitaria. In questo modo l’insegnamento dell’inglese sarebbe di cinque ore settimanali (tre dovute e due “prestate”). Unica condizione posta dal regolamento è che non vi siano nella scuola prescelta docenti titolari della seconda lingua comunitaria.

Per il tempo prolungato (da 36 ore fino a 40 settimanali) è prevista tassativamente l’esistenza delle condizioni logistiche e di servizio per la sua conferma. Comunque l’organico docenti previsto per il tempo prolungato viene drasticamente ridotto.