Corte Costituzionale: sindacati esclusi, non sono ‘parti’

Protesta della Flc Cgil

Con un comunicato stampa del suo segretario, Domenico Pantaleo, la Flc Cgil critica la decisione della Corte Costituzionale, “del tutto inattesa“, di “considerare legittimi soltanto gli interventi dei lavoratori che fossero parti dei procedimenti, escludendo le organizzazioni sindacali, nonostante queste ultime fossero state parti attive sia nel procedimento presso il Tribunale di Napoli (che ha rimesso la questione in Corte di Giustizia europea) sia presso la medesima Corte di Lussemburgo“.

Le organizzazioni sindacali tuttavia – prosegue la nota – hanno potuto evidenziare, nel corso della discussione presso i giudici della Consulta, il diritto dei precari della scuola ad essere stabilizzati in virtù dei principi affermati dalla Corte di Giustizia, ed hanno sottolineato come la legge 107/2015 abbia escluso un’ampia platea di personale con i requisiti per essere stabilizzati. Attendiamo dunque fiduciosi la pubblicazione della sentenza da parte dei giudici della Consulta, ed auspichiamo che essa sia in grado di dare risposta ai tanti precari con più di 36 mesi di servizio, i quali attendono finalmente la stabilizzazione del proprio rapporto di lavoro“.

Ma “la battaglia a tutela dei precari della scuola non finisce qui”, conclude Pantaleo: “il 19 maggio è prevista l’udienza presso il Tar Lazio nel ricorso presentato dalla FLC CGIL unitariamente alle altre organizzazioni sindacali contro l’esclusione di molti precari della scuola dal piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge 107/2015“.