Corso concorso per dirigenti scolastici: avanti piano

I sindacati hanno chiesto e ottenuto che la macchina del corso-concorso per 1500 posti di dirigente scolastico giri alla velocità del suo ingranaggio più lento. Fuor di metafora, significa che anche nelle Regioni dove le operazioni preliminari di esame dei titoli – ai fini dell’ammissione alle prove scritte – si sono concluse, in qualche caso già da mesi, bisognerà aspettare che le Regioni ritardatarie completino tale esame prima di procedere all’effettuazione delle due prove scritte previste dal bando. In linea di massima, si prevede che ciò possa avvenire a settembre 2005. Sempre che non intervengano ulteriori ritardi in qualcuna delle otto Regioni che non hanno ancora concluso questa fase dei lavori: Abruzzo, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto, Regioni che nel loro insieme gestiscono più del 60% dei posti messi a concorso (una tabella comparativa di sintesi si trova nel sito www.anp.it).
Ma sembra che i sindacati non si accontentino: alcuni di essi chiedono che anche tutte le ulteriori operazioni siano allineate e gestite da una unica “cabina di regia” nazionale. Per la verità non si comprende del tutto la ragione per la quale, essendo la gestione dei corsi-concorsi affidata alla responsabilità degli Uffici Scolastici Regionali (USR), non si consenta a questi di gestire autonomamente le fasi di attuazione della procedura concorsuale. In questo modo è certo che i tempi di tutti saranno dettati dalla Regione più lenta.
Nostalgia dei concorsi unici nazionali? Timore di una eccessiva diversificazione regionale non solo dei tempi ma anche delle modalità di svolgimento delle operazioni? Timore da parte dei gruppi dirigenti centrali dei sindacati (forse condiviso dalla controparte ministeriale) di vedersi sfuggire il controllo strategico dei corsi-concorsi, in favore dei sindacati e degli uffici scolastici regionali? Chissà. Sembra che al massimo in Italia si possa arrivare alla “decentralizzazione” delle funzioni, Per il “decentramento“, eccettuato quello che in modesta misura è stato realizzato con l’autonomia delle scuole, gli ostacoli sembrano talvolta davvero insormontabili.