Convergenze transpartitiche: coding obbligatorio per tutti
Convergenze transpartitiche/1
In Italia (ma anche in quasi tutti i Paesi del mondo ad ordinamento liberal o socialdemocratico) la politica scolastica è da sempre un terreno di confronto, e spesso di scontro, tra le forze politiche, con una dialettica tra conservatori e riformisti spesso a somma zero, come è avvenuto nell’Italia della Prima Repubblica, con l’eccezione della unificazione della scuola media (1962), e con rari momenti di convergenze bipartisan.
Dopo il 1994 l’alternarsi di schieramenti di centro-destra e centro-sinistra ha ridotto ulteriormente la possibilità di convergenze, e anche nell’attuale contesto politico, pur così diverso da quelli che lo hanno preceduto, il forte contrasto maggioranza-opposizione produce gli stessi effetti. Per questo colpisce il fatto che in Parlamento stiano emergendo comportamenti che vanno in controtendenza, come mostra la sostanziale unanimità che si registra su almeno due terreni (e chissà mai che il ciclone Greta non ne faccia maturare anche un terzo sulla tematica ambientalista): quello dell’introduzione del coding nella formazione di base di tutti gli studenti e quello di una nuova educazione civica, tema del quale ci occupiamo nella news successiva.
Per quanto riguarda il coding la mozione presentata come prima firmataria da Valentina Aprea (FI), che ne prevede l’insegnamento obbligatorio nella scuola dell’infanzia e primaria entro il 2022, è stata approvata all’unanimità dalla Camera e dal governo nella seduta di martedì 12 marzo ( https://www.tuttoscuola.com/educazione-alla-cittadinanza-digitale-entro-il-2022-obbligatorio-lo-studio-del-coding/). Giustificato appare l’entusiasmo della parlamentare azzurra, che ne segna il rientro nella politica scolastica nazionale, con un ruolo e su un tema importante, dopo la quinquennale esperienza realizzata in Lombardia come assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro.
“Intelligenza artificiale, robotica e biotecnologia”, sottolinea Aprea, “costituiscono i nuovi campi da sviluppare per favorire una nuova era del lavoro, migliorare anziché sostituire le condizioni e le opportunità del lavoro. Per questo, il Coding, la programmazione informatica, deve essere considerata come la quarta abilità di base per le nuove generazioni di studenti, insieme al leggere, allo scrivere e al far di conto”.
Da segnalare su queste tematiche il miniciclo di webinar di Tuttoscuola, intitolato “Scuola digitale, le nuove frontiere dell’apprendimento”, in cui un’esperta come Daniela Di Donato, docente di lettere e animatore digitale nelle scuole, membro del gruppo di lavoro al Miur e formatrice PNSD, parla con chiarezza di temi come Inclusione e digitale, valutazione delle competenze anche digitali attraverso il compito autentico, e di App per la valutazione formativa (Plickers, Kahoot, Mentimeter).
Iscriviti subito qui: https://www.tuttoscuola.com/prodotto/scuola-digitale-le-nuove-frontiere-dellapprendimento/
Il tema è stato affrontato anche in occasione degli Stati Generali della Scuola Digitale (https://www.tuttoscuola.com/la-scuola-non-avra-futuro-se-non-e-digitale-il-mondo-scolastico-si-interroga-su-come-educare-alluso-critico-del-digitale/), ai quali è dedicato un dossier di Tuttoscuola che sarà dato in omaggio a chi si iscrive al miniciclo “Scuola digitale, le nuove frontiere dell’apprendimento”.
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