Nuovo incontro all’ARAN lo scorso 17 gennaio. Tema, le relazioni sindacali, base di discussione un testo che, rispetto a quello originariamente prodotto dall’ARAN, recepisce alcune delle osservazioni avanzate dai sindacati restituendo alla contrattazione materie che in precedenza restavano escluse. In un comunicato unitario, Cisl Scuola, Flc Cgil, Uil Scuola e e Snals sono dichiarano che “Pur rappresentando un passo avanti rispetto alla prima stesura, il testo non è ancora soddisfacente, perché non vi si ritrovano tutte le materie che a nostro avviso andrebbero rimesse alla disciplina negoziale e restano alcuni vincoli indotti da disposizioni di legge sulla gestione del salario accessorio”.
Per quanto riguarda il riassetto dei livelli delle relazioni sindacali, i sindacati considerano positiva l’introduzione dell’istituto del confronto a seguito di informativa sindacale, con successivo verbale di sintesi fra le parti. Del tutto insufficienti appaiono invece le aperture rispetto alla richiesta di inserire nella contrattazione i criteri per l’organizzazione del lavoro, al momento limitate alla sola flessibilità oraria.
Da parte sindacale si è ribadita la necessità di valorizzare la contrattazione e in particolare di “arricchire” quella a livello di istituto. L’impostazione complessiva della trattativa, anche se più vicina a quella auspicata dai sindacati, non sembra per questi ancora sufficiente a ridurre la distanza rispetto alle richieste avanzate dopo il primo incontro. In particolare Uil Scuola, Flc Cgil, Cisl Scuola e Snals non accettano l’ipotesi di rimettere in discussione obiettivi già conseguiti attraverso accordi precedenti, come quello sulla mobilità.
Il testo consegnato introduce infatti proprio su questo tema elementi che per i sindacati presentano notevoli criticità, con la proposta di una scansione triennale, a partire dal 2019/20, non solo della contrattazione integrativa sulla mobilità, ma anche delle operazioni di trasferimento del personale docente.
Il testo in questione non sembra inoltre dare risposta alla richiesta sindacale di riportare alla disciplina negoziale l’assegnazione del personale alle sedi e le operazioni di passaggio dei docenti da ambito a scuola.
Ambiti territoriali, ecco di cosa si tratta – La scheda
Qualche segnale di apertura è comunque giunto invece sulla richiesta di ricondurre alla contrattazione nazionale i criteri di distribuzione dei compensi per la valorizzazione professionale, ma per i sindacati si tratta in ogni caso di aperture ancora tutte da verificare nella loro effettiva rispondenza all’obiettivo di una contrattualizzazione di tutte le risorse disponibili per il personale.
Altre questioni che – per i sindacati – non possono essere oggetto di mero confronto sono l’organizzazione di lavoro e l’Alternanza Scuola Lavoro.
Il negoziato riprenderà la settimana prossima affrontando il tema delle procedure disciplinari.
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