Contratto scuola: l’Udc ‘perplesso’ dalle non risposte del governo

“Tra qualche giorno ripresenteremo un’interpellanza che sarà identica a quella di oggi, affinché tra dieci giorni si possa ricavare dalla risposta un quadro definitivo sul quanto, sul come e sul quando”: così il capogruppo dell’Udc, Luca Volonté ha incalzato il ministro della Funzione pubblica, Luigi Manzella nell’aula di Montecitorio, dopo essersi dichiarato “perplesso” della risposta ricevuta all’interpellanza urgente sul rinnovo del contratto collettivo per il comparto scuola (di cui abbiamo dato notizia ieri).

In discussione, soprattutto, i dati e gli elementi in possesso ai fini della verifica delle economie di spesa previste dall’art. 16, comma 3 della legge finanziaria 488 del 2001, e oggetto di confronto tra i ministeri dell’Economia e della Pubblica istruzione. “Si attendono ora i risultati definitivi delle verifiche effettuate, ha annunciato il ministro Manzella, per poter provvedere al più presto, di concerto con i due ministeri, ad integrare l’atto di indirizzo all’ARAN indicando le risorse contrattualmente disponibili”.

Detto senza offesa, ha osservato Volonté, ma la risposta ricalca quella data dallo stesso Tremonti al gruppo parlamentare dell’Udc “più di qualche settimana fa”. C’è stato uno sciopero generale e questa verifica, che dura dalla metà di gennaio, “non è una verifica ma un’interpretazione diversa della norma”, ha aggiunto l’onorevole Volonté, che certo non sarà gradita dalle centinaia di migliaia di docenti chiamati anche ad attuare “una riforma alla quale teniamo molto”.