Contrasto alle classi pollaio: bastano davvero 50 milioni?

Le classi delle superiori con più di 22 studenti sono 57 mila. L’emendamento presentato da parlamentari del M5S nel Decreto legge Milleproroghe, intende porre il limite massimo di 22, ma stanzia solo 50 milioni di euro, con i quali si possono istituire 815 nuove classi, cioè l’1,4% delle classi cosiddette “pollaio”.
Sulla base dei dati del Miur, secondo i calcoli di Tuttoscuola per far scendere tutte le classi a non più di 22 alunni (20 in caso di presenza di un disabile) si dovrebbero istituire 16 mila nuove classi, ed assumere 28 mila nuovi docenti. Ne consegue che al ritmo di 50 milioni all’anno sarebbero necessari vent’anni per azzerare le classi pollaio…
Servirebbe un miliardo di euro l’anno per raggiungere subito l’obiettivo.

Eliminare le classi con più di 22 studenti nelle superiori, le cosiddette “classi pollaio” che rendono difficile agli insegnanti seguire in maniera personalizzata gli studenti: un obiettivo ambizioso, che darebbe un grande impulso alla qualità del sistema formativo.

Nei giorni scorsi è stato presentato nel Decreto legge Milleproroghe l’emendamento 6.45 finalizzato ad avviare il superamento delle classi pollaio per la cui eliminazione, da semplice deputata, la stessa ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, aveva presentato una proposta di legge. Ma che investimento occorrerebbe, in termini di nuove classi da istituire (e quindi più docenti da retribuire) per azzerare le classi pollaio?

Tuttoscuola ha provato fare i conti ed è emerso che occorrerebbe quasi un miliardo all’anno. L’emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle stanzia invece solo 50 milioni dal 2022.

 Ma andiamo con ordine: l’emendamento 6.45 presentato da quattro deputati pentastellati hanno (prima firmataria l’on. Vittoria Casa) prevede che:

“5-bis. Ai fini di una migliore qualificazione dei servizi scolastici, di ridurre il sovraffollamento nelle classi e di assicurare l’inclusione degli alunni e delle alunne con disabilità grave, l’organico del personale docente di cui all’articolo 1, comma 64, della legge 13 luglio 2015, n107 è incrementato, con riferimento alla scuola secondaria di secondo grado, in misura corrispondente a una maggiore spesa di personale di 13 milioni di euro nell’anno 2020, di 55 milioni di euro nell’anno 2021 e di 50 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022. Con il decreto di cui al predetto articolo 1, comma 64, sono ripartiti tra le regioni i nuovi posti, sulla base dei seguenti parametri e principi: 

a) ripartizione delle risorse tra le regioni tenuto conto del numero di classi con un numero di iscritti superiore alle 22 unità, ridotte a 20 unità in presenza di un alunno o studente con disabilità grave certificata”.

In sintesi: 50 milioni di euro dal 2022 per cominciare ad eliminare le classi con più di 22 studenti nelle superiori. Non può che essere apprezzato l’emendamento che prevede lo sfoltimento delle classi numerose, a partire da quelle degli istituti della secondaria di secondo grado.

Lo stanziamento appare però esiguo, poco più che simbolico, per un obiettivo così rilevante e ambizioso. Sembra esserne consapevole la ministra Azzolina (“un primo, ma importante, passo”) che ha salutato con entusiasmo l’emendamento.

Quante classi si possono istituire con 50 milioni all’anno? Secondo i calcoli di Tuttoscuola soltanto 815. Ecco come e perché.

Un professore a inizio carriera ha uno stipendio annuo lordo (13.ma compresa) di 25.945,40 euro. Allo Stato, con gli oneri riflessi (31,30%), quello stipendio costa complessivamente 34.066,31 euro all’anno; con 50 milioni si possono retribuire, pertanto, 1.468 professori e, se si considera che mediamente ogni classe dispone di 1,8 docenti, con quella somma si possono finanziare 815 nuove classi. Su 56.985 classi con più di 22 alunni, funzionanti quest’anno negli istituti statali della secondaria di II grado, quelle 815 nuove classi rappresentano lo 1,4%.

 Occorre quasi un miliardo per finanziare l’emendamento contro le classi pollaio (che stanzia 50 milioni)

Quante sono le classi degli istituti di II grado con oltre 22 studenti per le quali l’emendamento presentato dalla parlamentare grillina, on. Vittoria Casa, intende porre il limite massimo di 22?

Tuttoscuola, sulla base dei dati dell’organico di fatto di quest’anno 2019-20, ha calcolato esattamente il numero di classi con oltre 22 studenti. Ecco il risultato.

Delle 121.536 classi funzionanti quest’anno negli istituti statali della secondaria di II grado, quasi 57 mila (esattamente 56.985) hanno più di 22 studenti per classe: il 47%.

Una quota costante di 50 milioni all’anno per retribuire i docenti delle nuove classi, servirebbe a finanziare, come detto, soltanto 815 nuove classi: l’1,4% delle classi “target”.

Ecco la mappatura completa. Nelle 25.155 classi del 1° anno, sono 16.558 (pari al 65,8%) quelle che hanno più di 22 studenti; nelle 24.864 classi del 2° anno ve ne sono 13.784 (55,4%) con oltre 22 studenti; nel 3° anno vi sono 12.504 (51,5%) con oltre 22 alunni; nelle classi del 4° anno ve ne sono 8.905 (37,9%) che superano il limite di 22 per classe e 5.234 (22,1%) dell’ultimo anno.

Senza considerare la seconda parte dell’emendamento dell’on. Casa che prevede di portare a 20 il limite numerico di studenti per classe in presenza di studente disabile, il limite massimo di 22 studenti per classe comporterebbe l’istituzione di circa 10.600 (esattamente 10.597) nuove classi.

Ma una quota significativa di quelle classi con oltre 22 studenti ha presenti studenti disabili per i quali l’emendamento pone il limite massimo di 20 alunni.

Secondo le stime di Tuttoscuola, sono 15.987 le classi che si dovrebbero istituire per superamento del limite di 22 studenti e per il superamento di 20 con presenza di studenti disabili.

Per una media di 1,8 docenti per classe, sarebbero necessari 28.776 nuovi professori.

Al costo unitario di 34.006 euro annui per ogni nuovo docente, il costo complessivo annuale sfiorerebbe il miliardo: esattamente 980 milioni e 292 mila euro.

50 milioni sono sì un primo passo, anche importante, ma da formichina rispetto alle elefantiache dimensioni del sistema di istruzione italiano. Aggiungendo ogni anno la stessa quota di finanziamento di 50 milioni, necessari per costituire annualmente 815 classi, occorrerebbero 20 anni da formichina…