#ConIBambini – Tutta un’altra storia: a Napoli per il contrasto alla povertà educativa minorile
							Ponticelli, Napoli. Si tratta di un quartiere simbolo in cui le scuole a tempo pieno sono un miraggio e i ragazzi vivono prevalentemente in strada, che diventa la palestra della loro vita, del proprio percorso di crescita. «“Con i Bambini” non poteva non guardare a Napoli per parlare di contrasto alla povertà educativa minorile, perché spesso nel capoluogo partenopeo si vive fuori. Quando si cresce per strada si è più forti, ma allo stesso tempo più vulnerabili e allora bisogna che la comunità educante di un territorio se ne faccia carico, faccia rete per restituire a bambini e ragazzi il diritto all’infanzia. Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è un’opportunità rivolta al mondo del terzo settore e alle scuole per cercare di porre delle solide basi di cambiamento e contrasto al fenomeno della povertà educativa dei minori». Con queste parole Carlo Borgomeo, presidente dell’impresa sociale “Con i Bambini” ha aperto i lavori della quarta tappa della manifestazione nazionale #Conibambini – Tutta un’altra storia che si è svolta a Napoli, presso il cinema Pierrot nel quartiere Ponticelli, periferia Est della città, lo scorso 20 febbraio.
A fare i saluti ai circa 500 ragazzi delle scuole e delle associazioni napoletane presenti sono stati il presidente della Fondazione Banco di Napoli Daniele Marrama e Annamaria Palmieri assessore all’Istruzione e alla scuola del Comune di Napoli. Sono intervenuti: Pasquale Leone, presidente presidio Libera Ponticelli, Francesca De Luca docente dell’IC Marino-Santa Rosa di Napoli, mentre lo scrittore e attore Salvatore Striano ha raccontato ai ragazzi la sua storia, di come è riuscito a vincere la camorra attraverso la scrittura e il cinema. A diciotto anni, dopo un’adolescenza complicata, ha subito il primo vero arresto da maggiorenne ed è entrato nell’inferno del carcere di Poggioreale, “una vera e propria palestra del crimine”. E poi ancora camorra, paure, fughe, latitanza fino all’arresto in Spagna, in solitudine in una camera di sicurezza con un foglio di carta contenente una lunga condanna.
«Spero con la mia presenza di poter trasmettere il valore della scuola e i pericoli della strada – ha spiegato Striano a margine dell’incontro di Ponticelli -. Spero di riuscirci raccontando le mie esperienze di vita che, disgraziatamente, mi hanno visto protagonista in negativo avendo praticato la malavita. Spero anche di riuscire a esprimere ciò che so e infine di poter raccontare ciò che ero, ciò che sono in modo da dare agli altri una spinta positiva per riscattarsi da una situazione difficile. In una città come Napoli dove regnano disoccupazione, dispersione scolastica, delinquenza, bande, c’è bisogno per prima cosa di esempi positivi. Se ci riuniamo tutti quanti per spiegare il fenomeno delle baby-gang, dobbiamo in prima battuta ammettere le nostre responsabilità, avendo cura di non puntare il dito contro i giovani che sono le vere vittime di questa triste realtà, per poi cercare insieme di migliorare i punti strategici frequentati dai nostri giovani: scuola, piazze, discoteche, quartieri con più artisti, eventi culturali, poliziotti educativi educatori, assistenti sociali, ma soprattutto più mamme coraggiose che chiedano aiuto quando avvertono che un proprio figlio si trova in pericolo. È a loro – ha concluso – che mando il messaggio: proteggete i vostri figli dalla malavita, scegliete per loro la strada dello sport, della scuola, della cultura. Salvateli. A Napoli si può”.
A moderare l’incontro è stato Roberto D’Avascio, presidente Arci Movie Napoli che dagli anni Novanta proprio a Ponticelli organizza rassegne sul cinema d’autore e progetti educativi e didattici per le scuole, come FILMaP, centro di produzione audiovisiva nato con il sostegno della Fondazione CON IL SUD.
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