Confindustria/2: sette lezioni per la scuola italiana

Il nostro sistema scolastico si muove tra forti progressi e gravi lacune e tra queste, senza dubbio, l’anello più debole è quello della scuola secondaria di primo grado, che “una volta raggiunta la scolarizzazione di massa sembra aver smarrito la propria vocazione originaria: quella di garantire un bagaglio adeguato di conoscenze e di orientare le scelte scolastiche successive”.

Dall’analisi del Centro Studi di Confindustria nella ricerca “People first. Il capitale sociale e umano: la forza del Paese” emergono sette lezioni. Eccole:

La prima è un avvertimento: “la materia prima del capitale umano, cioè la popolazione, tende a diminuire, invecchia ed è mal utilizzata”.

Seconda lezione: “La scuola italiana non è immobile e immutabile”, tra “forti progressi e gravi lacune”: nel sistema italiano le scuole medie sono “l’anello debole”, mentre alle superiori gli istituti professionali rappresentano il “tracollo”.

La terza: “l’Università resiste alle forme e ai cambiamenti”.

La quarta: “Studiare conviene anche in Italia”.

La quinta lezione: “Per aumentare il capitale umano migrazione e lavoro sono altrettanto cruciali. L’Italia attrae poche persone altamente qualificate”.

Sesta lezione: “I valori contano quanto i saperi»”.

La settima ed ultima lezione: “Conta molto la collaborazione tra mondo dell’istruzione e imprese”.