Concorso straordinario ter: il 30% dei posti riservati a precari

Nel webinar di Tuttoscuola molto partecipato dello scorso 10 ottobre su Concorso straordinario ter: cosa sappiamo di certo e quali possibili scenari si prospettano in vista delle prove concorsuali”, sono stati chiariti e messi in evidenza in modo pressoché esaustivo molti aspetti, tra cui quelli relativi allo spazio che il concorso intende riservare al personale precario.

La bozza di Regolamento predisposta dal Ministero e sottoposta nei mesi scorsi al parere del CSPI, oltre a precisare due momenti di reclutamento straordinario in attuazione del PNRR (il primo, questo, in autunno e il secondo a primavera), ha confermato quanto più volte anticipato dallo stesso ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara: la partecipazione al concorso straordinario ter richiede indifferentemente i 24 CFU (se conseguiti entro il 31 ottobre 2022) oppure tre anni di servizio prestati nell’ultimo quinquennio in scuole statali (di cui almeno uno nella classe di concorso a cui si intende partecipare).

Per i docenti che hanno alle spalle anni di precariato, il concorso straordinario ter offre, dunque, un’occasione propizia non solo per questo requisito di accesso semplificato, ma anche perché, a conclusione delle procedure concorsuali superate con almeno sette decimi sia allo scritto (50 quesiti a risposta multipla) che all’orale (una lezione simulata), ai docenti precari è riservato il 30% dei posti.

Infatti, l’articolo 13 della bozza di Regolamento prevede: “I bandi prevedono una riserva di posti, pari al 30 per cento per ciascuna regione, classe di concorso e tipologia di posto, in favore di coloro che hanno svolto, entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso, un servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei dieci anni precedenti.
La riserva vale in un’unica regione e per le classi di concorso o tipologie di posto per le quali il candidato abbia maturato un servizio di almeno un anno scolastico. La riserva si applica solo nel caso in cui il numero dei posti messi a bando, per ciascuna regione, classe di concorso o tipologia di posto, sia pari o superiore a quattro”.

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