Concorso straordinario ter: cosa manca per farlo partire?

Il Concorso  straordinario ter 2023 è stato annunciato lo scorso 6 aprile dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) che aveva prospettato la pubblicazione del relativo bando entro il mese di giugno, con l’obiettivo di svolgere gli esami durante la stagione estiva e finalizzare le assunzioni già entro settembre 2023. Ma le cose sono andate diversamente. 

A luglio il ministro Valditara, rispondendo ad una interrogazione parlamentare sul precariato, aveva dichiarato: “Il primo concorso basato su questo nuovo modello avverrà a cavallo dell’estate“. A settembre il ministro, in un intervento al TG1, riconfermava come imminente il concorso straordinario ter.

Forse ora, a distanza di oltre cinque mesi, potremmo essere arrivati alla conclusione di questa lunga attesa, determinata anche da quei ripetuti annunci. Cosa manca per fare partire il concorso straordinario ter?

Poiché questa forma di reclutamento straordinario è compresa tra le misure previste dal PNRR, è necessario preventivamente l’acquisizione del benestare di Bruxelles che voci insistenti danno possibile nelle prossime ore.

In base al parere espresso e ad eventuali osservazioni dell’UE, dovrà essere pubblicato il Regolamento definitivo dei nuovi concorsi straordinari, la cui bozza è stata già sottoposta nel luglio scorso al parere del CSPI.

Dopo la pubblicazione del Regolamento ufficiale, potrà essere definito finalmente anche il bando del concorso straordinario ter per 30.216 posti, di cui 21.101 per posti comuni e 9.115 per posti di sostegno.

Sono, dunque, tre i passaggi in successione per fare decollare finalmente questa procedura straordinaria di reclutamento nella scuola secondaria.

È sperabile che il bando del concorso straordinario ter sia pubblicato almeno entro la fine di ottobre, altrimenti in molte regioni e per diverse classi di concorso potrebbe essere difficile concludere le procedure concorsuali in tempo utile per le nomine dei vincitori a settembre 2024.

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