Concorso per docenti/3: i costi e… i ricavi

Quanto costerà il concorso?  3 milioni di euro, ma lo Stato incasserà 4 milioni dai diritti di segreteria a carico dei candidati. Vediamo perché.

Per valutare i 200 mila candidati attesi alle prove scritta e orale del nuovo concorso a cattedre bandito dal Ministero dell’istruzione dovranno essere costituite, secondo i calcoli effettuati da Tuttoscuola sulla documentazione pubblicata dal Miur, circa 1.000 commissioni, suddivise tra 783 commissioni principali e circa 200 sottocommissioni (nei casi in cui, per una specifica disciplina d’insegnamento, si superi il numero di 500 candidati). Ogni commissione sarà composta da cinque membri effettivi e da altrettanti membri supplenti. In tutto dovranno essere coinvolti 10 mila commissari.

Tuttoscuola ha stimato che il costo di ciascuna commissione si aggirerà mediamente sui 3 mila euro. Pertanto occorreranno 3 milioni per pagare quel migliaio di commissioni.

Ma a pagarli saranno… i candidati!

Per la prima volta la partecipazione al concorso docenti comporterà infatti il pagamento di un diritto di segreteria pari ad euro 10,00 (dieci) per ogni procedura concorsuale per la quale il candidato intende concorrere. Lo ha previsto la legge 107/15 sulla Buona Scuola al comma 111.

Il pagamento deve essere effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario prima di inoltrare domanda di iscrizione, come indicato puntualmente nei tre bandi di concorso (infanzia-primaria, secondaria di I e II grado, sostegno) pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

Se si considera che ogni candidato, soprattutto per scuola dell’infanzia e scuola primaria, presenta mediamente un paio di domande di iscrizione e che si prevede la partecipazione di almeno 200 mila candidati, il conto è presto fatto: il concorso, a 10 euro per ognuna delle 400 mila domande, incasserà subito circa 4 milioni di euro che serviranno anche a coprire i costi relativi alle procedure concorsuali, le spese di vigilanza e segreteria e le spese di esercizio delle sedi di concorso.