Concorso DS: il Miur vuole far slittare il bando all’autunno? Iscriviti al sito e rivedi la diretta gratuita

Il nuovo testo del Regolamento per il bando del concorso per dirigenti scolastici, inviato la scorsa settimana al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il prescritto parere, contiene molte novità. Ma ce ne è una, proprio nelle ultime righe (venenum in cauda…) che sconcerta. Ne abbiamo parlato nel webinar di martedì scorso, 16 maggio. Di cosa si tratta?

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Nel seminario del 16 maggio abbiamo quindi approfondito quindi il nuovo testo del Regolamento. Il precedente schema di regolamento si chiudeva in questo modo: “Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana”.

Nel nuovo schema a questa frase è stato aggiunto (non sappiamo se intenzionalmente o per miopia burocratica): “e si applica a decorrere dall’anno scolastico successivo”. Il bando, quindi, che deriva dal Regolamento, non potrebbe uscire prima del prossimo settembre. Questo preoccupante dispositivo potrebbe insomma far saltare il banco e rinviare la conclusione del concorso di un altro anno ancora.

Ma la ministra Fedeli – che poche settimane fa aveva rassicurato: “il nuovo concorso sarà bandito entro l’estate” – lo sa? Ricostruiamo i passaggi di questo tormentato concorso.

Un anno fa, quando lo schema di Regolamento del corso-concorso per l’assunzione di dirigenti scolastici iniziò il suo percorso, le volontà e le aspettative erano unanimi: fare presto per assicurare una condizione di stabilità a tante (troppe) istituzioni scolastiche prive di dirigente titolare e in critica situazione gestionale.

La previsione era quella di concludere il lungo percorso concorsuale in tempo utile per le nomine dal 1° settembre 2017, e il CSPI, nel momento in cui il 20 luglio 2016 esprimeva il parere sullo schema di regolamento, raccomandava di accelerare i tempi, sottolineando con preoccupazione che “Se il corso concorso non si concluderà entro il termine del prossimo anno scolastico nel 2017-18 è molto probabile che le reggenze riguarderanno oltre 2.000 scuole comprensive delle istituzioni scolastiche sottodimensionate”.

Il “prossimo anno” di cui parlava il CSPI è questo in corso e sicuramente il timore che nel 2017-18 vi siano oltre duemila reggenze è ormai una certezza. Ma si sperava (e si spera) che almeno dal 2018-19 il concorso fosse (sia) concluso. Ora quella frasetta finale mette molti dubbi. Sembra opportuno che il Miur ne chiarisca il senso.