Concorso DS Lombardia, protesta ANP

Sulle decisioni del Miur in merito al concorso per dirigenti scolastici in Lombardia “che hanno portato all’inopinato blocco delle nomine degli aventi diritto”, prende posizione l’ANP con un polemico comunicato pubblicato sul suo sito.

L’Associazione contesta

“- la grave violazione delle regole in materia di relazioni sindacali. L’Amministrazione ha assunto le sue decisioni sulla base di non meglio precisate ‘segnalazioni, anche da parte delle organizzazioni sindacali’ (circostanza che non risponde al vero, almeno per quanto riguarda ANP); ma, in ogni caso, senza fornire alcuna informazione preventiva sulle mosse che si accingeva a compiere, nonostante l’esplicito impegno assunto in precedenza a tenere costantemente informate le OO.SS. a livello nazionale sugli sviluppi del concorso lombardo;

– l’ancor più grave violazione di legge: dietro il fragile paravento di un inciso (“ove possibile”), è stata di fatto decisa la disapplicazione di una norma di legge recentissima, le cui implicazioni erano chiare a tutti fin dal momento della sua emanazione, mentre si è atteso fino all’ultimo minuto per maturare una decisione di tale portata e gravità”.

La mediazione effettuata dal Ministero, che “attende peraltro di essere ancora formalizzata”, ha avuto luogo “al di fuori della sede appropriata (quella della relazioni sindacali) e con interlocutori non legittimati a rappresentare l’intera platea dei vincitori. Si tratta di un pessimo precedente, che – ove dovesse ripetersi – richiederebbe una ferma risposta in tutte le sedi da parte sindacale. Non è accettabile che il MIUR commetta errori su errori nella gestione dei concorsi e proceda poi per mezzo di note amministrative, senza informare la controparte, salvo fare parziale macchina indietro e cercare compromessi ancora una volta al di fuori delle sedi corrette”.

Positiva invece la valutazione del segretario Cisl scuola Scrima, a cui giudizio “l’aver trovato un punto di incontro fra il diritto dei vincitori ad essere nominati e il diritto degli studenti alla continuità didattica è una scelta opportuna e di buon senso”.