Concorsi scuola ordinari: le nuove norme obbligano la revisione dei bandi

A determinare la revisione dei bandi dei concorsi scuola ordinari non è soltanto la possibile scelta che il Ministero dell’Istruzione potrebbe adottare per la preselettiva, scegliendo la valutazione dei titoli di accesso invece dei test con risposte multiple. Sono infatti le nuove disposizioni per la prova scritta dei concorsi scuola ordinari contenute nell’art. 10 del DL 44/21 e le indicazioni del CTS per le misure di scurezza nei concorsi scuola a determinare necessariamente una modifica dei bandi dei concorsi ordinari di infanzia e primaria, e di secondaria di I e II grado pubblicati l’anno scorso.

Per le procedure concorsuali i cui bandi sono pubblicati successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al permanere dello stato di emergenza, le amministrazioni di cui al comma 1 possono altresì prevedere l’espletamento di una sola prova scritta e di una eventuale prova orale (c.3, art. 10, DL 44/21).

Mentre il concorso infanzia e primaria prevede una sola prova scritta (art. 8 DM 498/20), il concorso della secondaria ne prevede due (art. 8 del DM 499/29). Pertanto il bando di quest’ultimo deve essere modificato.

Ma le indicazioni del CTS per lo svolgimento dei concorsi – richiamate anche dalle slides di presentazione del DL 44/20 pubblicate sul sito della Funzione pubblica – prevedono che le prove concorsuali in presenza abbiano una durata massima per tutti i concorsi di un’ora e a partire dal 3 maggio 2021.

Poiché per entrambi i concorsi scuola ordinari sopra richiamati i bandi prevedono una durata complessiva della/e prova/e di 180 minuti, i bandi dovranno adeguare la nuova durata oraria prevista, ma conseguentemente dovranno anche rivedere struttura e contenuti della nuova prova scritta in una logica di semplificazione come dispone l’art. 10 del DL 44/21.

La necessaria modifica dei bandi consegue l’obiettivo della semplificazione ma compromette l’altro obiettivo della riduzione dei tempi, obiettivi ritenuti prioritari dal decreto Brunetta.