Compiti impegnativi per Ivana Barbacci, nuova segretaria della Cisl-scuola

L’elezione a segretaria generale della Cisl-scuola di Ivana Barbacci, votata all’unanimità dai delegati del 7° Congresso nazionale di Riccione, arriva in un momento particolarmente difficile per i sindacati, posti di fronte agli attuali problemi del mondo della scuola e di tutto il Paese.

Come maggior sindacato rappresentativo, la Cisl-scuola ha una particolare responsabilità nel gestire le problematiche sopravvenute, facendosi carico, come avvenuto lo scorso dicembre, di scegliere la strada del confronto difficile e del rapporto propositivo in alternativa allo sciopero unitario voluto dagli altri sindacati. Una scelta coraggiosa e isolata, ripagata dall’ottenimento di alcuni significativi risultati nella legge di bilancio 2022, e sancita dal mondo della scuola che ha rifiutato sostanzialmente la strada dello sciopero.

Una scelta che ha confermato la priorità del confronto rispetto alla contrapposizione, una linea che la nuova segretaria generale probabilmente seguirà in continuità con quella di Maddalena Gissi, segretaria uscente.

Ma spetterà alla Barbacci riannodare le fila interrotte per ricostituire l’unità sindacale, soprattutto con la Flc-Cgil e la Uil-scuola, perché il mondo della scuola – come ha dimostrato a dicembre – ha bisogno di una linea comune e di una strategia vincente per affrontare e risolvere i problemi del personale logorato e disorientato anche dagli effetti della pandemia.

Tra un paio di settimane ci saranno le elezioni per il rinnovo delle RSU. Nella precedente tornata la Cisl-scuola ha strappato alla Flc-Cgil il primato di sindacato più rappresentativo.

La nuova segretaria vorrà difendere e, se possibile, consolidare il primato, anche valorizzando al massimo i risultati della gestione Gissi dell’ultimo triennio.

Poi, dietro l’angolo, ci sarà il rinnovo del CCNL dal quale molti si attendono scelte innovative e in linea con le nuove esigenze formative degli alunni e della società della conoscenza.

Il PNRR prevede già per quest’anno la riforma del reclutamento del personale scolastico e della carriera degli insegnanti.

Si tratta di una sfida che potrebbe prospettare alternative alla situazione esistente per una categoria che, in maggior parte, ha già dimostrato di non gradire cambiamenti rilevanti in merito (come avvenne vent’anni fa con la proposta del ministro Berlinguer condivisa dai sindacati e rifiutata dai docenti).

La Barbacci, forse più degli altri segretari generali, avrà il delicato compito di mediare per portare a casa un risultato che valorizzi il lavoro degli insegnanti e li motivi per corrispondere alle nuove aspettative degli studenti.

Nelle sue prime dichiarazioni ha fatto riferimento alla qualità del servizio offerto agli alunni e alla formazione come nucleo fondativo sul quale costruire anche la sacrosanta valorizzazione del personale della scuola. E non è passato inosservato il sentito richiamo alle parole di San Francesco, con una forte adesione morale e immaginiamo anche con convinto orgoglio umbro.

Nella sua esperienza come segretaria aggiunta Ivana Barbacci ha già dimostrato alla sua organizzazione di avere capacità e determinazione. Per riuscire bene, ora lo dovrà dimostrare anche sul campo nel ruolo di leader. Auguri di buon lavoro.

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