Commissioni del concorso: 8 milioni aggiunti per i compensi

Effetto positivo della denuncia di Tuttoscuola

Dalla nuova legge approvata in via definitiva questa mattina dalla Camera dei Deputati leggiamo l’art. 2-quater. – (Incremento dei compensi ai commissari del concorso per docenti)

Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono definiti i compensi per i componenti delle commissioni di esame del concorso di cui all’articolo 1, comma 114, della legge 13 luglio 2015, n. 107, entro il limite di spesa determinato dagli stanziamenti a tal fine iscritti nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, incluse le risorse di cui all’articolo 1, comma 112, della medesima legge n. 107 del 2015, incrementati di ulteriori 8 milioni di euro per l’anno 2016.

Qualcuno ha denominato questo articolo come “quello di Tuttoscuola”.

In effetti nell’aprile scorso la nostra rivista, nell’esplorare le disposizioni per i compensi ai commissari del concorso per docenti, dati alla mano, considerate le entità dei compensi previsti e il tempo da impiegare per tutte le adempienze concorsuali, aveva calcolato che un dirigente scolastico, presidente di una commissione con 500 candidati da esaminare, avrebbe percepito alla fine un euro all’ora. Lordo.

Il servizio di Tuttoscuola, rilanciato in prima pagina dal “Corriere della Sera” e dai principali tg nazionali, aveva ottenuto una vasta risonanza.

Quel compenso di un euro per un’ora di lavoro era una denuncia bruciante che il premier Renzi, intervistato il giorno successivo all’uscita dell’inchiesta, aveva condiviso impegnandosi a porvi rimedio.

C’è voluto un po’ di tempo per trovare la soluzione, ma finalmente i senatori della maggioranza, d’intesa con il Ministero dell’Economia, hanno trovato la “quadra”. E ora i Deputati, approvando in via definitiva il testo senza ulteriori modifiche, l’hanno pienamente condiviso.

Ora c’è soltanto da attendere il decreto interministeriale che, entro la fine di giugno, fisserà esattamente la misura dei compensi.