Commissione Bertagna/3: come valorizzare la scuola dell’infanzia

Dalle ipotesi allo studio nella relazione Bertagna vengono anche due messaggi importanti per la scuola dell’infanzia: la sua piena valorizzazione e il bonus per un percorso accelerato. Entriamo più nel dettaglio delle considerazioni avanzate, ma non definitive, del documento di lavoro.
Gli esperti di psicopedagogia, si legge nel documento, dicono che entro i 5 anni di età si può intervenire per compensare i livelli di carenza culturale ed educativa di tanti bambini, offrendo quindi una condizione di pari opportunità educative. Dopo quest’età potrebbe essere difficile o impossibile un recupero che possa garantire a tutti i ragazzi di conseguire un pieno successo formativo e scolastico. La scuola dell’infanzia va dunque valorizzata e generalizzata nella forma di un sistema integrato. Occorre lavorare perché non venga considerata dalle famiglie come momento assistenziale (l’asilo).
Bisogna investire sulla formazione dei docenti – si sostiene inoltre – invertendo la diffusa convinzione che serva minore bagaglio culturale e professionale per chi ha a che fare con bambini piccoli.
Qualificazione, valorizzazione e diffusione sembrano dunque essere secondo il documento Bertagna le parole d’ordine per cambiare i connotati della scuola dell’infanzia. Ma c’è di più. La frequenza della scuola dell’infanzia potrebbe consentire l’acquisizione di un bonus per anticipare un anno di scuola dell’obbligo. Come dire che dalla scuola dell’infanzia si può passare direttamente in seconda elementare, oppure dalla prima classe elementare si può passare in terza.
Una riedizione, ci sembra, aggiornata e “nobilitata”, della tanto contestata Primina che da decenni fa discutere il mondo della scuola materna e soprattutto elementare.