Commissione Bertagna/2 – L’ex ministro e la Cisl-scuola

Luigi Berlinguer la definisce una iattura, spera che si tratti di pura fantasia. Daniela Colturani, segretario della Cisl-scuola, la ritiene invece una proposta sufficientemente credibile, coerente con la relazione programmatica di luglio del ministro Moratti, “il cui impianto potrebbe essere condivisibile”. Sono le prime reazioni al documento introduttivo sulle linee fondamentali della riforma della scuola al quale sta lavorando la commissione insediata dal ministro.
Tutti, per ora, preferiscono prenderla alla lontana: occorre prima capire bene – si fa notare – quanto di definitivo ci sia sulle proposte allo studio. Poi però i giudizi divergono.
Per Daniela Colturani va apprezzata “soprattutto la riconferma della distinzione tra elementari e media”, che comporterebbe il ritorno a un ciclo di otto anni e non di sette. “Gli otto anni sono un dato acquisito – dice la Colturani – rispecchiano un dato di fatto: i comprensivi, che rappresentano ormai il 40 per cento degli istituti della fascia dell’obbligo, sono di otto anni. Ma occorrerà capire se il percorso curricolare resta unitario o se avrà percorsi diversi”.
Al sostanziale via libera della Cisl si oppone il no dell’ex ministro Berlinguer: “Se l’esito dovesse essere quello di ridurre a quattro anni la scuola superiore, di mutilare di un anno i licei, una colonna positiva della nostra tradizione della scuola secondaria verrebbe abbattuta. Attenzione: il corso quinquennale è in questo caso una delle tradizioni di qualità del nostro sistema. Spero anche che la cancellazione della continuità del curriculum della scuola di base non si realizzi, perché si rinuncerebbe così a una delle conquiste di civiltà dell’innovazione scolastica”.