Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Comenius, l’Erasmus dei piccoli, per studiare all’estero

Con il progetto Comenius parte ufficialmente da quest’anno l’Erasmus dei ‘piccoli’: oltre 170 ragazzi delle scuole superiori, proprio come i loro colleghi universitari, potranno studiare per alcuni mesi (in media quattro) all’estero, in una scuola di indirizzo corrispondente a quello scelto in Italia. Le selezioni si sono svolte negli scorsi mesi e oggi l’Ansas, l’Agenzia per lo sviluppo dell’auonomia scolastica, ha presentato i dati e le scelte fatte dai partecipanti. Volevano partire in oltre 200 ma solo 176 ragazzi hanno passato l’esame e potranno fare la valigia.

La meta più ambita è la Francia (“probabilmente per ragioni linguistiche”, spiegano dall’Ansas), con 80 ragazzi pronti a partire. Seguono Spagna (35), Svezia (17), Finlandia (16), Norvegia (9), Austria (7), Danimarca (6), Repubblica Ceca (1), Estonia (5). Di contro, dall’Europa arriveranno in Italia 126 ragazzi per lo più francesi (35), spagnoli (36), austriaci (15).

La Comenius Pupil Mobility è l’ultima delle opportunità offerte dal programma Comenius, gestito in Italia dall’Agenzia nazionale Llp (Lifelong learning programme), che ha sede a Firenze all’Ansas. Già 300 studenti nel 2007/2008 hanno potuto sperimentare lo studio all’estero.

Ora si parte ufficialmente con 176 leve scelte per andare in una scuola diversa dalla loro per un breve periodo.

Un’esperienza – ha spiegato oggi Antonio Giunta La Spada, degli affari internazionali del ministero dell’Istruzione- che consente di superare i pregiudizi, conoscere altre storie, completare il proprio percorso formativo“.

La durata media del soggiorno è di 4 mesi, ma c’è anche chi ha chiesto di trascorrere l’intero anno scolastico in una scuola spagnola. Al momento della partenza tutti gli alunni avranno compiuto 14 anni. Il prossimo bando sarà pubblicato a settembre 2010 per l’anno scolastico successivo, il 2011/2012. È la scuola di appartenenza a inviare la domanda. Se il candidato passa la selezione accede ad un finanziamento che copre i costi di viaggio di andata e ritorno dell’alunno e un importo mensile forfettario per le spese effettuate nel paese ospitante, ad esempio per il materiale scolastico e per i trasporti locali.

La mobilità – ha aggiunto Fiora Imberciadori, coordinatore dell’Agenzia Llp in Italia – è lo strumento migliore per far crescere cittadini europei. La mobilità Erasmus è cresciuta: ogni anno 19.000 studenti vanno a studiare fuori. Comenius solo con i partenariati ha fatto muovere circa 14.000 persone all’anno“.

Prima dei veri e propri viaggi studio il progetto, infatti, ha sviluppato partenariati fra scuole che hanno promosso scambi didattici: fra il 2007 e il 2009 ce ne sono stati oltre 2.000 in Italia. Nella maggior parte dei casi sono istituti suoeriori ad essere coinvolti. Tra le regioni più attive ci sono Sicilia, Puglia, Lazio e Toscana. Tra le tematiche più diffuse nei partenariati ci sono la sostenibilità ambientale, le nuove tecnologie, la cittadinanza europea. Tra il 2007 e il 2009 i partenariati da soli hanno portato alla mobilità di 39.000 persone tra docenti e studenti.

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