
Come l’IA rivoluzionerà le organizzazioni/1. Una svolta epocale

Azeem Azhar*, imprenditore britannico titolare di brillanti start-up in campo tecnologico, ha pubblicato nel sito bloomberg.com – una multinazionale operativa nel settore dei mass media con sede a New York, e filiali in tutto il mondo – un interessante articolo, in parte autobiografico, intitolato “L’intelligenza artificiale sconvolgerà un presupposto di base dell’attuale modello di organizzazione aziendale”, di cui offriamo ai nostri lettori una sintetica rielaborazione in questa notizia e in quella successiva, perché offre spunti interessanti anche per chi opera in organizzazioni complesse come le istituzioni scolastiche.
L’economia si è sempre basata sull’idea che le competenze siano scarse e costose, ma l’intelligenza artificiale (IA) si avvia a renderle abbondanti e praticamente gratuite.
Per gran parte della storia, assumere una dozzina di dottorandi ha significato un budget enorme e mesi di tempo di preparazione al compito. Oggi, basta premere pochi tasti in un chatbot per attivare analoghe prestazioni in pochi secondi.
Cambia così il modo in cui le aziende si organizzano e il modo in cui ognuno di noi affronta l’apprendimento e il processo decisionale. La domanda che ci dobbiamo porre è: cosa faremo quando l’intelligenza stessa sarà improvvisamente onnipresente e praticamente gratuita?
Una storia di riduzione dei costi dell’intelligence
Questa non è la prima volta che assistiamo a un calo rivoluzionario dei costi e della distribuzione della conoscenza. Quando, a metà del XV secolo, fu inventata la stampa e le spese per la diffusione del materiale scritto furono ridotte drasticamente, l’Europa subì trasformazioni radicali: la Riforma protestante rimodellò la religione, i tassi di alfabetizzazione aumentarono vertiginosamente (aprendo la strada all’istruzione elementare) e la ricerca scientifica fiorì attraverso i trattati stampati.
Nel corso del tempo, l’alfabetizzazione di massa attraverso l’istruzione pubblica ha reso l’intelligenza, intesa come insieme di conoscenze e competenze, più abbondante, alimentando l’industrializzazione e una sempre più complessa divisione del lavoro, a fondamento della crescita economica. I paesi con una maggiore alfabetizzazione maschile alla fine del 1700 furono tra i primi a industrializzarsi; alla fine del 1800, le economie tecnologicamente più avanzate avevano anche le popolazioni più alfabetizzate. Man mano che i lavoratori acquisivano nuove competenze tecniche, i mercati del lavoro favorivano occupazioni più specializzate, alimentando un circolo virtuoso di crescita che persiste ancora oggi.
Internet ha accelerato questa tendenza riducendo drasticamente il costo di accesso a informazioni affidabili, e oggi l’IA rappresenta il passo successivo nel processo millenario di riduzione dei costi dell’intelligenza, aprendo un nuovo capitolo della nostra evoluzione economica e intellettuale.
Come ChatGPT mi ha cambiato la vita
“Utilizzare ChatGPT per la prima volta, nel dicembre 2022, mi è sembrato subito una pietra miliare, ma è stato solo in un pomeriggio di gennaio 2023, mentre ero seduto con mia figlia di 12 anni, che ho iniziato a comprendere il vero potere di questi nuovi strumenti. Nel corso di poche ore, abbiamo lavorato con ChatGPT per progettare un gioco da tavolo completamente nuovo.
Abbiamo detto al nostro aiutante AI quali giochi ci piacevano e quali no, e di elaborare concetti di gioco basati su questi elementi particolari che non erano facilmente visibili, suggerendo che volevamo qualcosa di storico. Così è uscito il gioco Elemental Discoveries: i giocatori assumono il ruolo di chimici ricercatori del XVIII e XIX secolo che competono per scoprire nuovi elementi, raccogliendo e scambiando risorse per eseguire esperimenti e ottenere punti. I giocatori, ovviamente, hanno la capacità di ostacolarsi a vicenda”.
L’IA ha identificato i personaggi per i vari ruoli, proponendo figure storiche come Antoine Lavoisier, Joseph-Louis Gay-Lussac, Marie Curie, Carl Wilhelm Scheele e altri.
“In sole due o tre ore, utilizzando una versione molto semplice di ChatGPT, abbiamo ottenuto un gioco approssimativo ma straordinariamente giocabile. Così ho scoperto come un collaboratore IA possa ridurre settimane di ricerca e sviluppo a ore”.
Ciò che avevo sperimentato, scrive Azhar, era un sistema che effettivamente poteva eseguire ragionamenti avanzati. “ChatGPT non si limitava a ripetere a pappagallo o a rigurgitare fatti; dimostrava di saper utilizzare un pensiero analogico e concettuale, dimostrando un’autentica capacità di risoluzione creativa dei problemi sottoposti”.
* Azeem Azhar ha fondato il gruppo di ricerc Exponential View e la società di tecnologia web PeerIndex.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Solo gli utenti registrati possono commentare!
Effettua il Login o Registrati
oppure accedi via