L’ipotesi di coinvolgere i privati nel sostegno agli alunni disabili presentata dai due senatori del Pdl Francesco Bevilacqua e Antonio Gentile, dopo avere incontrato l’ostilità del Pd, sta ricevendo critiche da molte sponde, non sempre necessariamente legate a posizioni conflittuali verso la maggioranza.
la responsabile dell’Ufficio politiche disabilità della Cgil Nazionale, Nina Daita, considera il progetto di legge del Pdl come “un tentativo di obbrobriosa discriminazione che farebbe fare un salto indietro al nostro paese di quarant’anni quando per le persone con disabilità erano previste scuole separate“. Secondo la sindacalista, infatti, “dal sostegno privato il passo alle scuole speciali sarebbe tanto breve quanto inevitabile, cancellando di fatto il percorso di integrazione e di inclusione scolastica che il paese ha fatto negli ultimi anni“. Per Daita, inoltre, “l’accesso alla scuola è un diritto costituzionale e i disabili pagano le tasse proprio come tutti quanti gli altri” e “la banalità di una proposta del genere può determinare una sofferenza immane per migliaia di alunni con disabilità”.
Non si discosta, né nei toni, né nei contenuti, la posizione del portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando, per il quale “il progetto di legge presentato dal Pdl al Senato, che prevede l’affidamento a privati del sostegno ai disabili, è pura follia ed è l’ultimo indegno tassello di uno smantellamento sistematico e devastante della scuola pubblica apportato da questo governo e da questa maggioranza“. Orlando ricorda anche che “una scuola pubblica che non tutela e non aiuta l’integrazione dei suoi figli più deboli e sfortunati ha fallito la sua principale missione educativa”.
Anche Simona Clivia Zucchett, responsabile disabilità di Equality Italia, la rete trasversale per i diritti civili, esprime perplessità sul ddl: se questo infatti “passasse il vaglio parlamentare, tra due anni o poco più le famiglie dei disabili italiani si troverebbero a dover pagare le spese per l’assistenza di sostegno ai propri figli iscritti agli istituti scolastici. Questa notizia è uno schiaffo in pieno viso a tutti i disabili“.
Con toni più pacati, il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima prende atto ”che i senatori Bevilacqua e Gentile, promotori del discusso disegno di legge sul sostegno ai disabili, escludono ogni intenzione di affidarne ai privati la gestione”, ma precisa che “molto rimane tuttavia da chiarire circa il contenuto e il senso di un provvedimento di legge che mette assieme in modo piuttosto confuso situazioni tra loro distinte (disabilità e disturbi specifici di apprendimento), autorizzando genericamente i dirigenti scolastici a definire progetti con la collaborazione di privati, ma precisando con cura il divieto di gravare la finanza pubblica di oneri aggiuntivi”.
Scrima conclude chiedendosi “chi pagherebbe – e come – il personale impiegato in attività o consulenze, e le connesse polizze assicurative a cui fa espresso riferimento il disegno di legge”.
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