Cognizione e metacognizione

Il prof. Cesare Cornoldi dell’università di Padova, nell’ambito del seminario internazionale su “Le nuove frontiere dell’apprendimento” (Sansepolcro, 18-19 marzo), di cui ha dato conto l’ultimo numero di TuttoscuolaFOCUS (n. 94/190), ha attribuito la sostituzione dei vecchi programmi con gli Osa delle Indicazioni nazionali al ‘pedagogista umanista’ Giuseppe Bertagna.
Il prof. Bertagna, raggiunto da Tuttoscuola, ha rilasciato questa dichiarazione: «Ringrazio della qualifica di ‘pedagogista umanista’, ma va ricordato che la sostituzione dei vecchi programmi con gli Osa delle Indicazioni nazionali è un obbligo introdotto dall’art. 8 del Dpr. 275/99, non certo una scelta mia. Nello specifico, poi, sono d’accordo con il prof. Cornoldi quando rileva che, con le Indicazioni nazionali, si rimane nell’ambito della cognizione, e non si integrano competenze metacognitive. Sarà il caso di ricordare, tuttavia, due elementi che fanno assumere una prospettiva diversa a questo rilievo.
Il primo: la legge n. 53/03 e il dlgs. n. 59/04 hanno anche previsto un purtroppo sempre trascurato ‘Profilo educativo, culturale e professionale’ dello studente che costituisce l’orizzonte di significato dei materiali cognitivi accumulati nelle Indicazioni, e che è molto più aperto di queste alle prospettive metacognitive.
Il secondo: l’autonomia professionale delle scuole e dei docenti è stata addirittura costituzionalizzata. Sarebbe strano supporre che essi non siano consapevoli dell’importanza di trattare con attenzioni metacognitive i materiali solo cognitivi delle Indicazioni nazionali. Se esistono carenze di questo genere, bisogna intervenire con l’aggiornamento e la formazione».