Cobas: il 14 novembre sciopero generale

I Cobas hanno indetto lo sciopero generale di tutto il lavoro dipendente, pubblico e privato, per l’intera giornata di venerdì 14 novembre. Lo sciopero – si legge in una nota dei Comitati di base della scuola – è stato convocato anche da CUB, USI e ADL Cobas, “ma insieme a noi promuoveranno lo sciopero, rendendolo generalizzato e sociale, anche numerose strutture dei Centri sociali e del territorio, comitati e coordinamenti dei precari, organizzazioni studentesche nazionali e locali” e anche “parti significative del piccolo lavoro ‘autonomo’, schiacciato dalla crisi quanto quello dipendente, i giovani delle partite IVA e delle decine di tipologie di precariato, e pure chi non può scioperare nelle forme tradizionali, chi non ha neanche un contratto o che addirittura lavora gratuitamente”.

Lo sciopero è “contro le distruttive politiche di austerità della UE e del governo Renzi, contro il Jobs Act e l’abolizione dell’art.18, la precarietà permanente e le privatizzazioni, la Legge di stabilità e il Fiscal Compact, il blocco dei contratti nel Pubblico Impiego” e, per quanto riguarda la scuola, “contro il Piano Renzi, i presidi-Marchionne con il potere di assumere e licenziare, l’abolizione degli scatti di carriera sostituiti da miseri scatti di presunto ‘merito’, l’ingresso delle imprese negli istituti scolastici, il Sistema di valutazione nazionale con i grotteschi quiz Invalsi”.

I Cobas rivendicano invece “l’assunzione di tutti i precari/e docenti ed Ata che lavorano da anni nella scuola, 300 euro mensili netti per docenti ed Ata a parziale recupero di quanto perso con il blocco dei contratti, l’immediato pensionamento dei Q96, la gestione collegiale degli istituti, un serio aggiornamento dei docenti mediante anno sabbatico”.