Cobas: 25 mila scrutini bloccati. Salve le classi ad esame

Sarebbero 2.700 gli scrutini bloccati nel Lazio, di cui 1.600 a Roma

Piero Bernocchi, portavoce nazionale dei Cobas, ha reso noti i dati di adesione allo sciopero per il blocco degli scrutini, confermando quanto anticipato nei giorni scorsi.

Lo sciopero, ha spiegato Bernocchi, “ha dilagato soprattutto nel Lazio con (cifre arrotondate al centinaio più vicino) 2.700 scrutini bloccati (1.600 a Roma), in Sicilia con 2.400, in Emilia-Romagna con 1.600. Le classi bloccate allao scrutinio sono 1.500 in Campania e Lombardia, 1.300 in Piemonte e Sardegna, 1.200 in Toscana, 1.100 in Veneto.

Lo sciopero delle attività, ha precisato l’esponente dei Cobas, si è diffuso in tutti gli ordini di scuola, quello degli scrutini ha straripato nelle superiori, dove sono stati fermati quasi 19 mila scrutini. Le classi da scrutinare erano 93 mila (come anticipato da Tuttoscuola), e in media gli scrutini erano ”spalmati” su 6 giorni: dunque, nei due giorni di sciopero, ha precisato Bernocchi, si tenevano circa 31 mila scrutini, da cui vanno tolte le classi ”terminali” non coinvolte: cosicché, abbiamo bloccato circa 19 mila classi su circa 27 mila, con una percentuale del 70%.

Tra la ridda dei numeri emerge un dato interessante: secondo l’esponente dei Cobas dal calcolo vanno escluse le classi quinte non coinvolte nello sciopero.

Il non coinvolgimento delle classi ad esame è la corretta applicazione delle regole sui servizi essenziali che escludono da qualsiasi forma di sciopero gli scrutini finali delle classi terminali e gli stessi esami di Stato.

Se non si sono verificate disubbidienze da parte di singoli docenti, non dovrebbero esserci, come qualcuno invece temeva, blocco delle ammissioni degli studenti all’esame di Stato.