CNPI: sì alla sperimentazione del 2° ciclo, ma dal prossimo anno

La Cgil-scuola avrebbe voluto da parte del CNPI una posizione più intransigente e dura nei confronti della proposta ministeriale di avviare una sperimentazione per la riforma del 2° ciclo, ma è andata in minoranza e ha dovuto subire una decisione del parlamentino scolastico che la soddisfa a metà.
Nella seduta del 15 settembre, cioè nello stesso giorno in cui la Conferenza unificata Stato-Regioni che si è pronunciata sullo schema di decreto legislativo per il 2° ciclo, il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione ha emesso il proprio parere (richiesto a giugno dal Ministro) per sperimentare gli aspetti di innovazione di quel provvedimento.
A differenza della Conferenza unificata che ha ricusato il merito del provvedimento ma ha fatto intendere di essere disponibile al metodo del confronto, il Cnpi ha sostanzialmente salvato il merito della proposta ma ha dissentito circa il metodo di praticare la sperimentazione da quest’anno.
Alla fine ne è uscito in entrambe le situazioni una proposta di rinvio: la riforma del secondo ciclo – ha chiesto la conferenza – parta dal 2007-2008; la sua sperimentazione – ha proposto il CNPI – parta l’anno prossimo.
Il CNPI ha posto alcune pregiudiziali:
a) alla iniziativa sperimentale possono aderire tutte le tipologie di istituzioni scolastiche attualmente esistenti (quindi anche quelli dell’istruzione professionali dal futuro incerto);
b) autonomia dei collegi dei docenti rispetto alle Indicazioni nazionali e agli OSA;
c) esclusione, anche parziale, di esubero del personale per effetto della sperimentazione;
d) garanzia di continuità per l’intero quinquennio nei confronti degli studenti.