Cittadinanzattiva, ancora troppi ritardi sulla sicurezza interna alle scuole

Lo rivela il XIII Rapporto su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola, presentato dall'organizzazione

La sicurezza delle scuole nel nostro Paese lascia ancora a desiderare: quattro edifici su dieci hanno una manutenzione carente, oltre uno su cinque presenta lesioni strutturali, in quasi la metà dei casi gli interventi strutturali non sono stati effettuati. Più della metà delle scuole, inoltre, si trova in zona a rischio sismico e più di una su dieci a rischio idrogeologico. È quanto denuncia Cittadinanzattiva con il “XIII Rapporto su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola” che ha monitorato 101 edifici scolastici monitorati in 13 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto).

Non solo, dal Rapporto emerge inoltre che l’Anagrafe dell’edilizia scolastica, varata ad agosto, resta ancora un’opera non aggiornata ed incompleta, non certo la fotografia nitida da cui partire per programmare la messa in sicurezza delle scuole. E sui finanziamenti ricevuti con #scuolebelle, i dirigenti ringraziano ma rilanciano: uno su tre non aveva richiesto quel tipo di interventi e sette su dieci dichiarano che la propria scuola aveva bisogno di interventi ben più urgenti.

Il contesto ambientale. Il 73% delle scuole monitorate, rileva Cittadinanattiva, è situato in zona a rischio sismico, il 14% in zona a rischio idrogeologico, il 4% in zona a rischio industriale, il 5% a rischio vulcanico, il 5% in zona a elevato inquinamento acustico. Per quanto poi riguarda lo stato degli edifici, dal rapporto emerge che il 39% delle scuole ha uno stato di manutenzione mediocre o pessimo, una su cinque (21%) presenta lesioni strutturali per lo più sulla facciata esterna (41%), sui corridoi (38%), nelle palestre (27%).

Il 15% delle aule presenta distacchi di intonaco o segni di fatiscenza. Di fronte alla richiesta di piccoli lavori di manutenzione, nel 12% dei casi l’ente proprietario non è mai intervenuto e nel 21% lo ha fatto con molto ritardo. Nel caso di richiesta di lavori di manutenzione strutturale, ben più lunghi e onerosi, nel 45% delle situazioni l’ente non è intervenuto.

Banchi (20%) e sedie (18%) rotti, arredi non a norma nella metà delle aule: stare in classe non è proprio comodo. All’avvio dell’anno scolastico il preside del Liceo Troja di Andria ha invitato i ragazzi a portarsi sedia e banco da casa perché ne mancavano all’appello 60 e la scuola non può comprarli.. Da anni i bambini della scuola elementare di Lampedusa, insieme ai loro genitori, lottano per avere aule sicure e dignitose.

Non va meglio, denuncia Cittadinanattiva, per gli spazi all’aperto. I cortili sono presenti nell’87% delle scuole monitorate. Nel 93% dei casi sono recintati, ma lo stato della recinzione è pessimo in una scuola su cinque. Talvolta vengono usati come magazzino, con presenza di ingombri e di rifiuti non rimossi; in una scuola su tre sono utilizzati come parcheggio, dal personale e dalle famiglie. L’88% è dotato di uno spazio verde e nel 28% anche di una area gioco o sportiva attrezzata. Il 42% dei bagni è sprovvisto di carta igienica, il 53% di sapone, il 77% di asciugamani e il 49% di scopini per il wc.

Per quanto riguarda poi la sicurezza interna il Rapporto di Cittadinanattiva denuncia che mancano scale di sicurezza nel 26% delle scuole monitorate; solo il 34% presenta vetrate a norma; le porte con apertura antipanico sono assenti nel 74% delle aule, nell’89% dei bagni, nel 65% delle aule computer, nel 54% dei laboratori, nel 47% delle mense e nel 37% delle palestre e anche nel 15% dei cortili dove sarebbero obbligatorie per legge.

In più di una scuola su quattro, inoltre, l’impianto elettrico è completamente o parzialmente inadeguato; quasi una scuola su tre ha un impianto anti-incendio in stato arretrato. 340 gli incidenti accorsi, nell’ultimo anno, a studenti e personale delle scuole monitorate: in 45 casi è stato chiesto l’intervento del 118, in 40 è stato disposto il trasferimento in ospedale.

Il 74% delle scuole ha un sistema di vigilanza all’ingresso dell’edificio ma solo l’11% è dotato di telecamera o simili. Ancora frequente (44%) la cattiva abitudine di lasciare i cancelli aperti durante le ore di lezione. Certificazioni e segnaletica. Poco più di una scuola su tre possiede il certificato di agibilità statica (38%), quello di agibilità igienico-sanitaria (35%), e quello di prevenzione incendi (32%). Il 98% ha nominato il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, solo il 6% il medico competente. Il piano di emergenza è presente in tutte le scuole, mentre il documento di valutazione dei rischi è stato redatto nel 97%.

Le prove di evacuazione sono effettuate con regolarità nel 98% delle scuole, per lo più relativamente al rischio incendio (86%) e sismico (81%). Veramente rare (5%) le prove per rischio idrogeologico. La piantina con i percorsi di evacuazione è presente nel 92% delle scuole, la segnalazione delle uscite di emergenza nell’85%.