Il primo ministro di colore della storia italiana, Cecile Kyenge, 48enne medico oculista nata in Congo e residente a Modena, responsabile regionale dell’Emilia-Romagna per le politiche migranti del Pd ed eletta in Parlamento tra le liste del Partito Democratico, sostiene lo ius solis, il diritto di acquisizione della cittadinanza nel luogo in cui lo straniero nasce.
Ne ha già fatto oggetto di una proposta di legge, subito dopo essere stata eletta alla Camera come deputata PD.
Nel suo ruolo di ministro per l’integrazione potrebbe farsi concreta la prospettiva di consentire l’automatica acquisizione della cittadinanza italiana da parte dei figli di stranieri nati in Italia, come aveva auspicato l’anno scorso anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Gli studenti stranieri di seconda generazione, cioè nati in Italia da genitori stranieri, che nel 2007-08 erano poco meno di 80 mila, nel 2011-12 erano 334.284 e nell’anno in corso dovrebbero essere circa 370 mila.
Si può stimare che dal prossimo anno scolastico saranno almeno 400 mila gli studenti stranieri di seconda generazione presenti nelle nostre scuole; per loro potrebbe vedersi riconosciuto automaticamente il diritto di cittadinanza italiana.
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