Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Cittadinanza e Costituzione senza voto

In queste settimane, case editrici specializzate e scuole portate al “fai-da-te” stanno predisponendo i documenti di valutazione (schede) degli alunni, in vista del primo quadrimestre, tenendo conto delle modifiche normative intervenute e rese definitive con il regolamento di riordino del 1° ciclo (dpr 89/2009).

Sembra tutto chiaro, tranne una questione. Cittadinanza e Costituzione assumerà il rango di disciplina? Viene quindi valutata?

Il ministro Gelmini si è chiaramente espressa in merito, ma evidentemente vi sono ancora molti dubbi in proposito, dopo la rilevanza data alla novità di questo insegnamento fin dall’anno scorso.

Cittadinanza e Costituzione ha avuto il posto d’onore (articolo 1) nella legge 169 dello scorso anno che ha introdotto la riforma della valutazione e il maestro unico nella scuola primaria. È stata oggetto di sperimentazione nel corso del 2008-09 in vista del salto di livello al rango di nuova disciplina di studio (almeno così tutto lasciava intendere).

Ma poi il regolamento di riordino del primo ciclo (dpr 89/2009) ha raffreddato gli entusiasmi, relegandone l’insegnamento nell’ambito storico-geografico e non quantificandone nemmeno la durata oraria. Non esiste né è stata costituita una apposita classe di concorso.

Insomma rispetto all’enfasi iniziale che l’ha accompagnata lo scorso anno, ora Cittadinanza e Costituzione è stata fortemente ridimensionata.

La Gelmini, in merito, è stata molto esplicita nell’intervista al Corriere della Sera della settimana scorsa. In sintesi: per ora Cittadinanza e Costituzione non è una disciplina di studio e non viene valutata: non ha un voto a sé stante.

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