
Il Corriere della sera ha dato spazio in questi giorni ad un interessante dibattito su Cittadinanza e Costituzione, provocato da un editoriale di Ernesto Galli Della Loggia che ha criticato l’idea di una apposita “educazione” mirata, preferendo invece quella di una istruzione di base per favorire una cultura in merito.
Al dibattito, cui hanno preso parte vari esponenti del mondo culturale e scolastico, ha partecipato anche il ministro Gelmini la quale ha fornito alcune precisazioni che servono a fugare molti dubbi in merito.
“Cittadinaza e Costituzione non sarà una materia a sé stante, non darà luogo a un voto né prevederà un testo base“.
Le precisazioni risultano quanto mai opportune, considerate le incertezze in materia.
L’articolo 1 della legge 169/2008 ha introdtto l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” sotto forma di sperimentazione nazionale “nell’ambito delle aree storico-geografica e storico sociale e del monte ore complessive previste dalle stesse“.
Non vi è, dunque, una quantificazione oraria di tale insegnamento né è previsto che abbia una specifica valutazione.
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