Chiesta la permanenza in servizio dei dirigenti scolastici oltre i 65 anni di età

I sindacati scuola che organizzano i dirigenti scolastici (anp, cgil, cisl, snals e uil) hanno indirizzato alla funzione pubblica, al ministero dell’economia e a quello dell’istruzione una richiesta per il mantenimento in servizio oltre i 65 anni di età dei 429 dirigenti scolastici che lo hanno richiesto.

In proposito, i sindacati firmatari, nella loro veste di rappresentanza della dirigenza scolastica hanno fatto presente che l’attuale organico di fatto dei dirigenti scolastici è largamente inadeguato rispetto al numero delle istituzioni scolastiche autonome, come dimostra il fatto che quest’anno (a.s. 2010-2011) sono stati assegnati 1.380 incarichi di reggenza.

I sindacati hanno aggiunto che  per il prossimo anno scolastico (2011-2012) sono previsti circa altri 8/900 pensionamenti (media degli ultimi due anni) e che conseguentemente il numero delle reggenze è destinato a lievitare ad oltre 2.200.

Si tratta di un numero ragguardevole di sedi scoperte, tra l’altro localizzate soprattutto nelle regioni del centro-nord, nelle quali, data la distribuzione delle istituzioni scolastiche nel territorio, accade frequentemente che la scuola retta sia a decine o, in qualche caso, a centinaia di Km di distanza e con l’impossibilità di utilizzo del mezzo proprio ed è prevedibile che aumentino i casi di affidamento in reggenza di due scuole, come oggi succede solo a pochi dirigenti.

Si tratta di una situazione insostenibile, perché il disagio (del tutto evidente) riguarderebbe sia le scuole affidate in reggenza, sia quelle di titolarità dei dirigenti: circa 4.400 istituzioni scolastiche, pari a più del 40% delle scuole italiane.

Infine, il bando di concorso per il reclutamento di 2.386 dirigenti scolastici non è stato ancora emanato e quindi verosimilmente i vincitori di concorso non potranno essere assunti prima del 1° settembre 2013. Pertanto non si potrà contare su di essi per colmare i vuoti di organico.

Di fronte a tale situazione le organizzazioni sindacali ritengono assolutamente necessaria l’autorizzazione al mantenimento in servizio di quei dirigenti che l’abbiano richiesto, anche come parziale soluzione dei problemi evidenziati.