Chi si rivede! Il (mini) finanziamento della riforma

Dopo le speranze andate deluse negli anni scorsi per un finanziamento sostanzioso della riforma Moratti, in attuazione dell’articolo 1, comma 3 della legge di delega per la riforma del sistema di istruzione e formazione, la nuova legge finanziaria, quando meno te lo aspetti, ha tirato fuori dal cilindro una piacevole sorpresa. O una sorpresina, data la distanza tra certi annunci di qualche anno fa e gli importi effettivamente stanziati.

Il comma 591 dell’unico articolo della finanziaria 2006 (maxiemendamento approvato giovedì dalla Camera) prevede infatti che “Al fine di assicurare l’attuazione del piano programmatico di cui all’articolo 1, comma 3, della legge 28 marzo 2003, n. 53, e garantire continuità alle iniziative di sviluppo tecnologico del Paese e per l’alta formazione tecnologica, favorendo così lo sviluppo del sistema produttivo nazionale, è autorizzata la spesa di 44 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2006, 2007 e 2008“.
Si tratta di 132 milioni di euro in tre anni, pari ad oltre 255 miliardi di lire.

Rispetto ai megafinanziamenti previsti (sulla carta) tre anni fa, si tratta certamente di cifre molto più contenute, ma, in tempi di magra, fanno ugualmente comodo.
Lo sviluppo delle tecnologie è uno degli obiettivi del programma finanziario previsto dal comma 3 dell’art. 1.