Che succede nel fortino di viale Trastevere?

C’è qualcosa di grosso che sta succedendo in queste settimane nel mondo della scuola. Tanti problemi, tante “grane” che, da fronti diversi, sembrano stringere d’assedio il fortino di viale Trastevere.
La sensazione degli addetti ai lavori è che il termometro del MIUR segni, da un po’, rosso fisso. Proviamo a mettere in fila questi fatti.
Primo: la Corte dei Conti ha rilevato eccedenze nella spesa per l’Istruzione nel 2001, evidenziando complessivamente un buco di oltre 6 miliardi di euro (quasi 12 mila miliardi di vecchie lire).
Secondo: le prime cifre del 2002 indicano che la strada del risanamento non è stata ancora imboccata: le stime aggiornate in base al consuntivo di questi primi mesi portano a uno sfondamento della spesa dell’istruzione di oltre 1 miliardo di euro. Ciò ha costretto i tecnici del ministero a rifare i conti e – secondo indiscrezioni giornalistiche non smentite – a scoprire che l’aggravio sarebbe ben più pesante, circa 4,5 miliardi di euro.
Terzo: le operazioni per l’avvio dell’anno scolastico, che hanno rappresentato l’anno scorso una carta vincente per il ministro Moratti, sono in forte ritardo. Il contingente per le nomine non risulta ancora definito, mentre il termine del 31 luglio per le immissioni in ruolo – voluto proprio da questo Governo per garantire il diritto degli studenti di avere l’insegnante in cattedra sin dal primo giorno di scuola – si avvicina pericolosamente.
Quarto: ci si mette anche il Servizio del bilancio del Senato a fare le pulci al disegno di legge di riforma Moratti: i senatori possono finalmente leggere quello che Tuttoscuola (vedi TuttoscuolaNEWS n. 36 del 4 febbraio e n. 46 dell’8 aprile) aveva rilevato già nel febbraio scorso, un vistoso errore di previsione dei costi per gli anticipi d’iscrizione.
E l’incertezza sulla copertura finanziaria sta contribuendo a far slittare l’approvazione della riforma, che solo poche settimane fa il ministro contava di avviare in alcune parti già da settembre, parlando di possibile riapertura delle iscrizioni.
Insomma il quadro non è privo di criticità, la pressione sta salendo. E il tempo gioca contro. È passato più di un anno da quando, con tanto di curriculum manageriale e decisionista, la Moratti ha fatto ingresso nel Palazzo, è tempo di fare i conti. E che fanno questi conti, tornano o no?